Volata da brividi a Limoges, ecco le pagelle dell’ottava tappa del Tour de France. Uno sprint anomalo perché arriva in un tratto in lieve salita, dove ci si aspettava un duello tra corridori come Van der Poel, Girmay e Van Aert. I primi due non sono protagonisti, con l’olandese che addirittura lancia Jasper Philipsen, che ha le gambe per giocarsela e fa secondo. Terzo invece il connazionale e fenomeno della Jumbo Visma, sfortunatissimo perché Laporte, che gli tira la volata, ha un problema meccanico proprio sul più bello e deve ricostruire tutto. La vittoria, allora, va a un velocista un po’ in sordina ultimamente, ma sempre spietato quando si tratta di far valere la potenza: è Mads Pedersen, che con prepotenza piazza un acuto davvero eccezionale.
Fa da contraltare, invece, a un momento di tristezza per la caduta di Mark Cavendish. In poche ore, infatti, il corridore dell’Isola di Man è passato dalla doppia possibilità di superare il record di Merckx ieri, secondo con poi anche la chance tramite Var, al triste ritiro di oggi: finisce giù in un tratto di rallentamento del gruppo, clavicola fratturata con tutta probabilità e via in ambulanza. Caduta anche per Simon Yates, quarto in classifica generale: perde un bel po’ di secondi e scivola sesto a 4′ da Vingegaard, coinvolti anche Moscon e Landa. Ecco i voti ai protagonisti.
MADS PEDERSEN voto 9.5 Volata semplicemente perfetta: esce al momento giusto, resiste nonostante il tentativo di rimonta da dietro, con potenza resta davanti di mezza bici. Bravissimo.
JASPER PHILIPSEN voto 8 Dopo tre vittorie, anche lui conosce il sapore della sconfitta, ma su un arrivo del genere è eccezionale comunque che sia riuscito a fare secondo posto. Da applausi e la maglia verde è sempre più cucita.
WOUT VAN AERT voto 7 Che sfortuna per lui per il problema occorso a Laporte che doveva lanciarlo, ma d’altro canto avrebbe comunque fare qualcosina di più.
BINIAM GIRMAY voto 5 Era un arrivo particolarmente adatto alle sue caratteristiche, ma delude le attese ancora una volta non partecipando fino in fondo allo sprint.
JONAS VINGEGAARD voto 7 Controlla alla perfezione la situazione e non rischia nulla, a differenza di un coraggioso Pogacar che si lancia nella mischia ed è decimo.
TADEJ POGACAR voto 8 Che coraggio per un uomo di classifica come lui andare comunque a prendere davanti la volata, iniezione di fiducia ulteriore.
MARK CAVENDISH voto 10 Perché la sfortuna non cancella una carriera come la sua, nella speranza che questo non sia davvero l’ultimo Tour: aveva dimostrato di avere le gambe per fare 35 e potrebbe – perché no? – riprovarci l’anno prossimo. Ripensaci.