In tanto lo sognavano, ma forse in pochi ci credevano. Mark Cavendish ha invece smentito ogni scetticismo e ha vinto la quarta tappa del Tour de France 2021, da Redon a Fougeres. Una volata in vecchio stile per Cannonball, lo sprinter dell’Isola di Man che a 36 anni suonati torna ad alzare le braccia al cielo sulle strade della Grande Boucle a distanza di cinque anni dall’ultima volta. Inevitabili le lacrime di gioia dopo l’arrivo per Cavendish, da molti considerato ormai un ex corridore e invece autore in questi ultimi mesi di una vera e propria “resurrezione sportiva”. Una storia davvero incredibile, resa ancora più particolare dal fatto che il britannico abbia sostituito Sam Bennett a pochi giorni dalla partenza di Brest. La vittoria è la numero 31 al Tour: si riaccende quindi il tema dell’aggancio a Eddy Merckx, leader assoluto con 34 successi di tappa alla Grande Boucle.
QUARTA TAPPA: L’ORDINE DI ARRIVO
LA CLASSIFICA GENERALE AGGIORNATA
Una vittoria sudata fino agli ultimi metri, con il fuggitivo Van Moer ripreso intorno ai 200 metri dal traguardo. Cavendish è riuscito a “saltare” negli ultimi 50 metri Nacer Bouhanni e Jasper Philipsen, ieri secondo e oggi velocista in casa Alpecin al posto del vincitore di ieri Merlier. Top-5 pesante in ottica maglia verde per Michael Matthews e Peter Sagan, mentre il grande deluso di giornata è Arnaud Demare che non ha di fatto partecipato alla volata nel giorno in cui il Tour ha ovviamente perso Caleb Ewan. Per l’australiano frattura della clavicola, dopo la spaventosa caduta di ieri.
In tal senso è da segnalare la protesta dei corridori, che prima del chilometro zero si sono fermati per un minuto. Dopo gli innumerevoli incidenti dei giorni scorsi, l’obiettivo è quello di avviare un dialogo per cambiare la regola attualmente in vigore dei 3 chilometri di neutralizzazione nelle corse a tappe. Difficile capire se sia questa una soluzione giusta, quel che è certo è che non è possibile continuare ad assistere alle scene di questi primi giorni di Grande Boucle.
Dopo due frazioni adatte agli sprint, è tempo di voltare pagina con la quinta tappa. Domani è infatti il giorno della cronometro individuale di 27,2 chilometri da Changé a Laval: grande attesa per il primo importante crocevia in ottica classifica generale. Tra chi deve recuperare (Roglic in primis) e chi difendersi (Carapaz, miglior big in classifica), la lotta per tenere o conquistare la maglia gialla si mescolerà alla lotta tra coloro che quella maglia vogliono indossarla a Parigi.