Pandemonio al Tour de France 2021, con una prima tappa che ha già fatto vedere davvero di tutto nel bene e nel male. Il finale è tutto per un fenomenale Julian Alaphilippe, che sullo strappo finale di Landerneau ha fatto il vuoto andando a sostituire la sua maglia di campione del mondo con la maglia gialla. Il francese è il più forte, anche dei diretti rivali in classifica generale: Roglic e Pogacar allungano in prima persona per inseguire “LouLou”, ma i due sloveni si marcano e alla fine è Michael Matthews a vincere la volata per il secondo posto proprio davanti a Roglic.
L’ORDINE DI ARRIVO DELLA 1^ TAPPA
LE PAGELLE: STREPITOSO ALAPHILIPPE
La tappa però ha visto soprattutto due cadute davvero spaventose e drammatiche: la prima provocata a circa 45 km dal traguardo da una spettatrice a dir poco imprudente e inadeguata, che con un cartello ha colpito in pieno Tony Martin mandando a terra svariate decine di corridori. Il secondo incidente nel finale di corsa, a poco più di 5 km dalla conclusione: anche in questo caso tantissimi corridori a terra, con Chris Froome davvero sfortunato e dolorante sull’asfalto. Tra gli uomini di classifica però spiccano soprattutto i due minuti di distacco di Miguel Angel Lopez e Richie Porte, che conferma la sua poca fortuna con la Grande Boucle.
IL VIDEO DELLA PRIMA CADUTA: COLPA DELLA SPETTATRICE
In casa Italia le speranze erano riposte nel neo-campione nazionale Sonny Colbrelli. A sua volta rimasto coinvolto nella prima caduta, il corridore della Bahrain Victorius non ha retto nel finale il ritmo indiavolato degli uomini di classifica. La condizione comunque sembra essere buona e le occasioni non mancheranno, se la caduta non avrà lasciato strascichi. Molto bene Davide Formolo per proteggere Pogacar, ma con i migliori è arrivato anche Vincenzo Nibali: segnali incoraggianti quindi per lo Squalo, a caccia di una tappa e della convocazione per Tokyo e apparso piuttosto lucido e brillante su un traguardo non certo adatto alle sue caratteristiche.
Il Tour proseguirà domani con la seconda tappa, che promette altrettante scintille nel finale con la doppia scalata al Mur de Bretagne. Niente volata quindi, i velocisti dovranno attendere lunedì e la classifica generale inizierà a prendere già una certa conformazione. Speriamo però che la “tassa” delle cadute sia già stata pagata.