Mai come quest’anno il Tour de France sarà così incerto e le assenze di Froome e Dumoulin rendono tutto ancora più interessante ed equilibrato. Analizziamo con cura i possibili grandi favoriti della corsa francese.
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Non esiste un vero favorito e nessuno parte con qualcosa in più rispetto agli altri. Fuglsang potrebbe essere uno dei più temibili dato che quest’anno sta volando senza sbagliare nulla: dopo una settimana fantastica sulle Ardenne, ha vinto il Giro del Delfinato ed ora il grande obiettivo è il Tour. Nelle stagioni scorse all’uomo Astana sembrava mancare sempre qualcosa, quest’anno -invece – sembra aver raggiunto una maturità e consapevolezza da poter ambire anche a una grande corsa a tappe. Nibali ha detto che farà il Tour senza ambizioni di classifica ma crederci è difficile. Una Grande Boucle senza Froome e Dumoulin fa gola a tutti e dove, il siciliano, non arriverà con le gambe, cercherà di farlo con la sua esperienza e classe. La coppia Ineos fa paura a tutti: Bernal ha recentemente vinto il Tour de Suisse ma il suo limite potrebbe essere la condizione dato che già in Svizzera era in formissima. Il co-capitano Thomas arriva da una caduta nel paese elvetico che ha attardato la sua preparazione. Per fortuna del gallese non è stato nulla di serio ma ciò potrebbe incidere nella difesa del titolo conquistato lo scorso anno.
La coppia di francesi Pinot e Bardet hanno l’occasione della vita per tornare eroi in patria e faranno di tutto per non farsela scappare. Saranno mine vaganti alla ricerca del colpo grosso. Altro duo interessante è quello della Movistar con Landa, uscito splendidamente dal Giro e intenzionato a fare classifica anche in Francia, e Quintana che seppur non convinca appieno da qualche stagione, resta sempre un corridore di tutto rispetto. Gli uomini di Unzue saranno inoltre supportati dalla classe di Valverde e dal giovane Soler. Porte dopo diverse stagioni arricchite da infortuni vari ha la chance di tornare competitivo, mentre Adam Yates vuole ripartire dal quarto posto del 2016 e migliorarlo.
Altri atleti molto interessanti più per un piazzamento, anche di prestigio, ma non -probabilmente- per la vittoria finale sono: Daniel Martin che da qualche stagione fatica a essere costante, Latour, vincitore della maglia bianca l’anno scorso, che proverà a fare ancora una buona classifica e ad aiutare Bardet. Il talentino spagnolo Mas ha convinto poco al Giro di Svizzera e non sembra nella sua forma migliore ma punterà comunque al podio e come lui anche Woods. Da top 10 Mollema e Bennett. Van Garderen e Dennis, nonostante alternino buone prestazioni a periodi meno buoni, non hanno mai dimostrato di essere costanti in una corsa a tappe di tre settimane. Uran rimane un buon corridore ma non per ambire a un grande risultato, se aggiungiamo il fatto che è stato vittima di diverse noie fisiche in questa stagione, non sembra tra i favoriti della Grande Boucle.
BORSINO DEI FAVORITI
***** Fuglsang, Landa, Pinot, Bardet
**** Nibali, Thomas, Bernal, Quintana, Yates, Porte
*** Martin, Latour, Valverde, Mas, Bennett, Woods, Mollema
**Dennis, Poels, Buchmann, Konrad, Gaudu, Soler, Kruijswijk, Van Garderen, Uran, Zakarin
* Muhlberger, Kreuziger, Meintjes, King