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Doveva essere una frazione adatta alle fughe da lontano e così è stato. A Le Lioran, Greg Van Avermaet ha conquistato la sua seconda vittoria di tappa al Tour de France (dopo quella ottenuta a Rodez lo scorso anno) e con essa la sua prima maglia gialla. Il belga della BMC si è imposto al termine di una spettacolare azione solitaria, che ha certificato una volta di più la classe cristallina che lo contraddistingue. Van Avermaet ha preceduto il connazionale Thomas De Gendt, suo compagno di avventura, staccato nel finale e giunto al traguardo con 2’30” di ritardo. I primi verdetti del Tour de France 2016 sono stati emessi oggi; dissipato, in particolare, ogni dubbio su chi sarà l’uomo di classifica dell’Astana in questa Grande Boucle. Vincenzo Nibali è infatti alla ricerca della miglior condizione dopo la vittoria del Giro d’Italia e in vista dei Giochi Olimpici, il cui percorso gli si addice particolarmente: correrà questo Tour in appoggio a Fabio Aru.
Nella prima parte della tappa si avvantaggiano nove corridori: Andriy Grivko (Astana), Rafal Majka (Tinkoff), Cyril Gautier (AG2R-La Mondiale), Greg Van Avermaet (BMC), Serge Pauwels (Dimension Data), Bartosz Huzarski (Bora-Argon18), Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Romain Sicard (Direct Energie) e Florian Vachon (Fortuneo-Vital Concept). La fuga prende immediatamente il largo – guadagnando oltre dieci minuti – e presto risulta chiaro che essa avrà buon fine. Dal drappello dei nove se ne vanno poi Grivko, Van Avermaet e De Gendt; mentre alle loro spalle gli ex compagni di fuga faticano a trovare un accordo per andare a riprenderli, i tre proseguono indisturbati, facendo incetta di punti sui numerosi gran premi della montagna di giornata: ben sei, due dei quali di seconda categoria (a fine tappa Thomas De Gendt vestirà la maglia a pois).
Sulla salita più impegnativa di giornata, il Pas de Peyrol, Andriy Grivko è costretto ad alzare bandiera bianca; in testa alla corsa rimangono i due belgi. Nel gruppo tirato dagli uomini della Movistar, invece, a cedere sono – tra gli altri – la maglia gialla Peter Sagan e soprattutto Vincenzo Nibali; la maglia rosa del Giro (che, del resto, da canto suo non aveva fatto mistero di non pensare alla classifica di questo Tour) decide di proseguire con il proprio passo, allenando la gamba in attesa di giornate migliori. A poco meno di 18 km dalla conclusione, lungo la salita al Col du Perthus (penultima asperità di giornata), Van Avermaet si libera anche della compagnia di De Gendt e si invola verso il traguardo, dove lo attendono la vittoria di tappa e la conquista della maglia gialla.
Sull’asperità conclusiva, le accelerate di Romain Bardet e degli uomini della Movistar (con Quintana e Valverde particolarmente attenti nelle prime posizioni) mietono un’altra vittima illustre: Alberto Contador, che ancora risente dei postumi delle cadute ed è costretto a cedere, lasciando sulla strada altri 33” ai rivali in classifica; inspiegabile la tattica della sua squadra, la Tinkoff, che lo lascia completamente solo nel finale.
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Dopo le odierne fatiche del Massiccio Centrale, una frazione non particolarmente ostica vedrà protagonisti i corridori domani; partenza da Arpajon-sur-Cère e arrivo a Montauban, dopo 190,5 km. Tuttavia venerdì si inizierà davvero a fare sul serio: i Pirenei attendono infatti la Grande Boucle e quanti ambiscono alla maglia gialla finale difficilmente potranno nascondersi.