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L’Italia del ciclismo, a Tokyo 2020, ha ottenuto buoni risultati nella pista da 234 km tra il Musashinonomori Park di Chofu e il Fuji Speedway. In particolare, Alberto Bettiol si è classificato 14°, mentre Gianni Moscon ha concluso la gara al 20° posto. Qualche rammarico rimane, tuttavia, per il capitano azzurro, il quale, in corsa per una medaglia, è stato vittima di crampi quando mancavano solo 14 km al traguardo. “La squadra ha lavorato bene – dichiara Cordiano Dagnoni, presidente della Federciclismo – e i piani prestabiliti sono stati rispettati, dunque sono soddisfatto. Anche se non abbiamo ottenuto una medaglia, ci siamo confermati una delle squadre più temibili”. Il ct Davide Cassani, invece, ha commentato così la gara: “Peccato per i crampi di cui ha sofferto Bettiol, non sappiamo risalire alla motivazione per cui sono arrivati. Era una strada in discesa e si è ritrovato a non riuscire più a pedalare. Detto questo, sono orgoglioso della prestazione dei miei azzurri, hanno dato il massimo”. Infine, ha parlato Gianni Moscon: “Questo percorso – racconta l’atleta – era molto duro e si sudava tantissimo. Abbiamo provato a spezzare i piani dei favoriti, ma, sul Mikuni pass, la corsa si è trasformata in una gara di sopravvivenza. Siamo arrivati al traguardo logorati fisicamente”.
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