Ciclismo

Teuns e Pogacar, capolavoro sotto la pioggia sul Grand-Bornand: il Tour parla di nuovo sloveno

Tadej Pogacar - Foto Twitter

Tappa dura, meravigliosa, ricca di emozioni oltre che di pioggia al Tour. L’ottava frazione della Grande Boucle è quella del capolavoro di Dylan Teuns, che da fuggitivo di giornata riesce a fare la differenza nel finale e con un attacco travolgente spinge a tutta sul Le Grand-Bornand andando a vincere e dimostrando sempre di più di essere un corridore capace di vittorie di tappa di peso, come già fatto vedere al Giro. Ma questa tappa, la prima realmente dura dal punto di vista delle altimetrie con ascese importanti come Col de la Romme e Colombriere, parla soprattutto sloveno oltre che belga. Tadej Pogacar l’ha rifatto: attacco spregiudicato sulle pendenze più dure a Van Aert, come prevedibile, non tiene le ruote, ma nemmeno gli altri big sono in grado di rispondere prontamente.

E allora, il campione in carica del Tour vola sulle rampe del Le Grand-Bornand e chiude al quarto posto da fuoriclasse vero ricordando quanto fatto lo scorso anno (tre vittorie e la classifica finale). Un’azione straordinaria quella del ciclista della UAE-Emirates, che dimostra che al momento non ce n’è per nessuno. Altra dimostrazione di quale sia il suo valore e se si pensa che i rivali più importanti, il connazionale Roglic e Geraint Thomas, sono completamente fuorigioco per la classifica finale, con Carapaz che sembra l’unico in grado di poter competere, bisogna già fare i conti con un Tour già di nuovo nelle mani salde e sicure di uno strepitoso Pogacar.

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