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In un anno possono cambiare molte cose. Ad agosto 2020 la Strade Bianche aveva segnato l’inizio di una stagione strana, intensa e con un calendario a dir poco stravolto rispetto alle abitudini. Passati pochi mesi, nonostante la pandemia non sia ancora sconfitta, rivedere l’appuntamento sugli sterrati toscani nuovamente nella sua classica collocazione quasi primaverile rappresenta un segnale importante per tutto il ciclismo e gli appassionati. Entra infatti nel vivo quella che dovrebbe essere la stagione della vera ripartenza, con tante incognite ma anche tantissimi campioni pronti a regalare emozioni forti.
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Su un percorso così selettivo e particolare non ci sono episodi o colpi di fortuna che tengono, può vincere solo il più forte e Piazza del Campo incorona per la prima volta in carriera Mathieu Van der Poel. Il campione olandese conferma il suo grande momento di forma e nel finale stacca il sempre presente Julian Alaphilippe e un redivivo Egan Bernal. Particolarmente significativo il terzo posto del colombiano, che dopo un 2020 a dir poco complicato, sembra presentarsi con rinnovato smalto e per la prima volta appare competitivo anche nelle corse di un giorno.
STRADE BIANCHE MASCHILE: ORDINE DI ARRIVO
Conferme e sorprese dunque, esattamente come accade ai piedi del podio: quarto posto per il campione uscente Wout Van Aert, che però alla prima uscita stagionale lascia comunque un’ottima impressione. Discorso analogo per Thomas Pidcock, il giovane e talentuoso britannico che in uno dei suoi primi grandi appuntamenti World Tour chiude al quinto posto. L’impressione è di avere davanti uno dei possibili “crack” del futuro prossimo, ma già nel 2021 potremmo vederlo nelle posizioni che contano. La copertina va comunque a Van der Poel, che adesso forse dovrà davvero riflettere se “sacrificare” l’amato ciclocross se questo potesse permettergli di esprimere tutto il suo potenziale su strada. A 26 anni potrebbe essere arrivato il momento giusto. In casa Italia non arriva nemmeno un piazzamento in top-15, gli azzurri non erano favoriti e soprattutto lavorano per altri capitani.
La Strade Bianche però non è solo un affare per uomini: la versione femminile della corsa toscana infatti si è svolta nelle ore precedenti all’arrivo dei colleghi maschi. La grande attesa della vigilia, Annemiek Van Vleuten, chiude al quarto posto e per il momento deve rimandare l’appuntamento con il terzo sigillo a Siena che le avrebbe consentito di avere un settore sterrato intitolato a suo nome. La vittoria resta comunque in casa olandese: merito di Chantal Van der Broek-Blaak, la campionessa del mondo 2017 che nel finale di corsa trova l’allungo giusto e batte nelle ultime centinaia di metri una strepitosa Elisa Longo Borghini. La piemontese classe 1991 sogna a lungo di poter bissare il successo di quattro anni fa, ma la tattica della Blaak è perfetta visto che la presenza delle compagne di squadra a pochi secondi le consente di risparmiare energie preziose che si rivelano decisive sull’ultimo strappo di Via Santa Caterina. Completa il podio e il consueto dominio olandese Anna Van der Breggen, che copre alla perfezione l’azione della vincitrice e si conquista un piazzamento di assoluto rilievo.
STRADE BIANCHE FEMMINILE: ORDINE DI ARRIVO
Il ciclismo riparte, entra nel vivo e non ha intenzione di fermarsi. Già nelle prossime ore il via alla Parigi-Nizza, poi Tirreno-Adriatico e la Milano-Sanremo ad aprire la stagione delle Classiche Monumento. La pandemia non sarà ancora sconfitta, ma lo spettacolo è assicurato e il calendario torna a far assaporare agli appassionati un pizzico di normalità .
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