Le pagelle della Strade Bianche 2020, prima grande corsa del calendario World Tour. Spettacolo assoluto sugli sterrati senesi, che con il gran caldo e la lunga inattività forzata portano a sorprese e grandissima selezione fin dalla prima metà di gara. A vincere è stato Wout Van Aert, che con le Strade Bianche aveva un conto aperto rappresentato dai due terzi posti delle ultime due edizioni. Alle sue spalle tanta Italia: Davide Formolo ha chiuso al secondo posto davanti a Maximilian Schachmann e Alberto Bettiol.
Tanti big hanno deluso, in primis Julian Alaphilippe e Mathieu Van der Poel che erano i due grandi favoriti della vigilia. Discorso analogo per Peter Sagan, ancora non al meglio così come Vincenzo Nibali: per entrambi l’obiettivo principale sarà il Giro d’Italia, con ambizioni ovviamente molto diverse. Andiamo dunque a scoprire i nostri voti ai protagonisti della Strade Bianche 2020.
STRADE BIANCHE 2020: ORDINE DI ARRIVO E CRONACA
LE PAGELLE
Wout Van Aert, voto 10 e lode
Vittoria strameritata per il belga della Jumbo Visma. Grandi gambe e grande lucidità nei momenti decisivi per chiudere su Schachmann senza spendere troppe energie. Decisivo il suo attacco su Le Tolfe, dove ha guadagnato il margine decisivo: sornione per tanti chilometri ma sempre presente, conquista un successo che sa di ulteriore salto di qualità.
Davide Formolo, voto 9
E’ mancata solo la scintilla finale al lombardo, che riparte alla grandissima con un secondo posto alla prima partecipazione nella Strade Bianche. Questa stagione potrebbe essere decisiva per la metamorfosi di Formolo, pronto a giocarsi tante corse di un giorno invece che puntare ai rincalzi delle classifiche dei Grandi Giri.
Maximilian Schachmann, voto 8.5
La stagione si era chiusa con la vittoria del tedesco nella Parigi-Nizza e si riapre con lo stesso corridore della Bora Hansgrohe assoluto protagonista. Cinque mesi di stop che non si sono visti nelle gambe di Schachmann, che è ormai corridore completo e da tenere in massima considerazione quando la corsa si fa dura. Unico neo lo sprint finale, dove sulla carta era nettamente favorito rispetto a Formolo.
Alberto Bettiol, voto 7.5
Tanta generosità per un corridore che potrebbe essersi ritrovato dopo le tante difficoltà seguite alla vittoria del Fiandre. Il toscano, che correva quasi in casa, ha dato tanto e forse troppo per chiudere gli attacchi e provare ad allungare arrivando a meno di dieci chilometri dall’arrivo con le energie ormai al lumicino. Resta un’ottima prova ed un quarto posto di assoluto rilievo in vista dei prossimi impegni. Bentornato.
Jakob Fuglsang, voto 7
Il danese dell’Astana è stato il principale protagonista fino agli ultimi venti chilometri. I suoi uomini hanno controllato la prima parte di corsa ed è stato lui in prima persona a far saltare il banco sullo sterrato di Monte Sante Marie mettendo a nudo la giornata negativa dei vari Alaphilippe, Van der Poel e Sagan. Anche lui però come Bettiol è sembrato cadere vittima della generosità, piantandosi nel momento decisivo dell’attacco di Van Aert. Data la sua esperienza, avrebbe potuto gestirsi meglio.
Zdenek Stybar, voto 6
Outsider alla vigilia, il ceco della Quick Step guadagna sulla strada i galloni di capitano ma si ritrova solo all’inseguimento dei primi ed è costretto ad accontentarsi di un sesto posto comunque onorevole. Garanzia assoluta di solidità anche alla ripresa, elemento che potrebbe rivelarsi fondamentale in tante Classiche di questa intensa stagione 2020.
Julian Alaphilippe e Mathieu Van der Poel, voto 4
Probabilmente i veri delusi di giornata. Favoriti indiscussi della vigilia, entrambi scompaiono dai radar non appena la corsa esplode sotto gli attacchi di Fuglsang. Ovviamente non mancano le attenuanti, dal caldo alla ripartenza post-lockdown: elementi che però valevano per tutti quanti e che loro sembrano aver sofferto in particolar modo. Non mancheranno comunque le occasioni per il pronto riscatto nelle prossime settimane.
Vincenzo Nibali e Peter Sagan, senza voto
Partecipazione assolutamente anonima per entrambi alla Strade Bianche 2020. Nessuno se li aspettava nelle primissime posizioni, ma almeno una comparsata nelle fasi caldi era auspicabile. Entrambi puntano al Giro e sicuramente la miglior condizione non deve arrivare a breve, rimane comunque l’amaro in bocca perchè quando un uomo da 11 podi nei Grandi Giri e uno da tre Mondiali consecutivi si mettono il numero sulla schiena ci si aspetta sempre qualcosa di interessante.