[the_ad id=”445341″]
La Milano-Sanremo 2023 viene vinta da Mathieu Van der Poel grazie ad una straordinaria azione in cima al Poggio, quando riesce ad involarsi da solo verso via Roma per non essere più ripreso e trionfare così in solitaria.
Tadej Pogacar infiamma la corsa con l’attacco sul Poggio, seguito solo dall’olandese, da Filippo Ganna e da Wout Van Aert. I tre non riescono però a restare con Van der Poel e devono accontentarsi dei piazzamenti, con l’italiano che si piazza secondo davanti a Wout Van Aert, con Tadej Pogacar che chiude dunque ai piedi del podio.
La volata per il quinto posto viene vinta da Soren Kragh Andersen che anticipa il connazionale Mads Pedersen, mentre il campione in carica Matej Mohoric si piazza all’ottavo posto.
Le pagelle dei protagonisti:
Mathieu Van der Poel 10:
Il fuoriclasse olandese scrive un’altra pagina memorabile della sua splendida carriera.
Dopo il terzo posto dello scorso anno vince la sua prima Milano-Sanremo, la sua terza classica monumento dopo le due affermazioni nelle Fiandre. Alla partenza aveva dichiarato di sognare di arrivare al traguardo in solitaria staccando tutti sul Poggio e così fa, seguendo prima l’attacco di Pogacar per poi partire poco prima dello scollinamento senza essere seguito da nessuno. La discesa è gestita perfettamente e una volta tornato sull’Aurelia deve solo godersi la passerella che lo porta in via Roma a prendersi la meritatissima ovazione.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
Filippo Ganna 9:
Il due volte campione del mondo a cronometro chiude la Sanremo al secondo posto, il suo miglior piazzamento in una monumento, dimostrando ancora una volta di essere in grado di vincerla.
Per la prima volta la corre da capitano e a differenza del 2021 i risultati si vedono, non si spreca per i suoi compagni, ma corre per sé stesso ed infatti riesce a seguire l’attacco di Pogacar, unico insieme ai due fenomeni del ciclocross. Van der Poel sorprende tutti e può giocarsi solo il piazzamento, ma in via Roma anticipa incredibilmente Van Aert e Pogacar pur essendo nettamente più lento di loro. Nelle prossime stagioni tornerà per vincerla.
Tadej Pogacar 8.5:
Arriva a questo appuntamento da favorito numero uno, con il suo attacco sul Poggio che non era neanche quotato.
Quando scatta sembra poter fare il buco, ma gli rivengono poco dopo gli altri tre che era oggettivamente difficile staccare su quelle pendenze. Van der Poel parte nel momento in cui rifiata e quel punto la corsa per la sua vittoria si chiude, dato che essendo battuto da Van Aert in volata giustamente non tira.
Chiude quarto, ma come per Ganna anche per Tadej c’è la sensazione che questa corsa prima o poi sarà sua, perché sul Poggio ci riproverà ancora tante volte nei prossimi anni.
Wout Van Aert 8.5:
Vittoria nel 2020, terzo nel 2021 e terzo quest’anno, su cinque partecipazioni ha chiuso cinque in volte in top 10.
Wout risponde sempre presente e lo fa anche quando c’è l’attacco di Tadej, mentre paga leggermente quello del rivale di sempre Van der Poel. Fa la discesa di testa ma una volta tornati sull’Aurelia gli altri due gli danno giustamente pochi cambi sapendo di essere battuti in volata, dove poi viene anticipato da Ganna. Per il belga è ancora un podio, ma oggi era impossibile ottenere di più con un Van der Poel così.
Soren Kragh Andersen 8:
Corsa monumentale del danese da gregario di Van der Poel, resta sempre davanti quando la UAE Emirates prende il comando delle operazioni ed è subito nel secondo gruppo con Mohoric e Pedersen quando c’è l’attacco di Pogacar.
Una volta in via Roma vince incredibilmente la volata per il quinto posto davanti a corridori più veloci di lui.
Migliora il nono posto del 2021 e il settimo del 2022, confermandosi un ottimo corridore per le classiche.
Mads Pedersen 7.5:
Il campione del mondo 2019 bissa il sesto posto dello scorso anno, mostrando di essere nettamente adatto a questa corsa che fino al 2022 aveva saltato. Non può nulla però se Pogacar parte in questo modo, per cui completa il Poggio in maniera regolare e chiude al secondo posto la volata per il piazzamento.
Neilson Powless, Matej Mohoric, Anthony Turgis, Jasper Stuyven 7:
Chiudono dal settimo al decimo posto, ottenendo un gran piazzamento in una classica monumento in una giornata in cui era oggettivamente impensabile fare di più. Non potendo seguire i quattro davanti restano nel gruppetto che si gioca la volata e chiudono in top 10, per Mohoric e Stuyven una dimostrazione che le vittorie degli scorsi due anni non erano un caso.
Julian Alaphilippe 6.5:
Il due volte campione del mondo chiude undicesimo, mostrando che la sua forma non era quella dei giorni migliori come visto nelle Sanremo dal 2019 al 2021. Non ha la gamba per seguire l’attacco di Pogacar, ma questo è comprensibile visto che sta ancora tornando al 100% dopo l’infortunio della scorsa Liegi, dove quest’anno si spera di vedere molto competitivo.
Peter Sagan 6:
Lo slovacco chiude la sua ultima Sanremo lontano dai migliori, ma è stato emozionante vederlo davanti fino ai piedi del Poggio. Non ha più la gamba e forse la motivazione di qualche anno fa, chiuderà la carriera senza nessuna Milano-Sanremo nonostante fosse da sempre una corsa adattissima alle sue caratteristiche. L’occasione però non l’ha di certo sprecata oggi, bensì nelle stagioni dal 2015 al 2019, dove almeno 3 edizioni potevano essere sue.
[the_ad id=”676180″]