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Le pagelle del Giro di Lombardia 2022, che ha di fatto chiuso la stagione del grande ciclismo internazionale. Grande spettacolo nel finale dopo una corsa un po’ troppo bloccata e dal percorso forse non ideato alla perfezione, ma alla fine la spunta sempre Tadej Pogacar. Lo sloveno ha archiviato il secondo successo consecutivo nella “Classica delle foglie morte” e la vittoria numero 16 in stagione, battendo Enric Mas e Mikel Landa. Ai piedi del podio Sergio Higuita, Carlos Rodriguez e uno straordinario Alejandro Valverde, ancora competitivo a 42 anni nel giorno del suo ritiro. Lascia anche Vincenzo Nibali, che lotta fino agli ultimi chilometri e alla fine chiude 24° tra gli applausi di tutti. Di seguito i nostri voti ai protagonisti.
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Tadej Pogacar ed Enric Mas, voto 10 e lode
I due rinnovano il duello del Giro dell’Emilia, ma stavolta con un epilogo a parti invertite. Impressionante la condizione dello spagnolo in questo finale di stagione, ma stavolta il fuoriclasse sloveno non si fa sorprendere e come da pronostico si rivela più veloce nella volata a due, vinta comunque con meno facilità del previsto. Per Pogacar l’ennesima conferma, per Mas un altro passo verso al consapevolezza di aver forse raggiunto la definitiva maturità . Anche se contro una generazione di fenomeni sarà tutt’altro che semplice in futuro.
Mikel Landa, voto 9
Il basco lotta come sempre con i suoi mezzi, la gamba in salita c’è ma i cambi di ritmo sono sempre molto subiti dall’esperto scalatore che comunque chiude sul podio al termine di una prova da applausi. La sua tenacia gli consente di rientrare più volte sui due rivali, ma alla fine deve alzare bandiera bianca sul secondo passaggio del San Fermo della Battaglia.
Sergio Higuita e Carlos Rodriguez, voto 8
Il colombiano e il giovane spagnolo confermano l’ottimo finale di stagione archiviando un piazzamento di lusso ai piedi del podio in una Monumento. Entrambi molto abili a staccare gli altri avversari del gruppetto inseguitore per poi mantenere il vantaggio fin sul traguardo di Como. Forti e scaltri.
Alejandro Valverde, voto 10
A 42 anni suonati, nel suo ultimo giorno da corridore professionista, l’Embatido trova ancora la forza di chiudere al sesto posto. Difficile trovare aggettivi per un corridore quasi unico nel suo genere e che sicuramente mancherà tanto al ciclismo. Eterno fino alla fine.
Vincenzo Nibali, voto 10
Ovviamente il risultato di oggi non è quello di Valverde, ma il tripudio di pubblico e la celebrazione di una carriera con pochi eguali in questo sport vanno ben oltre il 24° posto che gli annali vanno a registrare. Lo Squalo appare brillante sul Ghisallo e sul San Fermo della Battaglia, poi il Civiglio fa esplodere il gruppo e Vincenzo paga il conto. Probabilmente vederlo in gruppo mancherà a tutti, ma soprattutto rischia di mancare a lungo al ciclismo italiano.
Andrea Piccolo, voto 7
Un undicesimo posto che lascia ben sperare quello del classe 2001, oggi protagonista tenace in mezzo a tanti campioni. E’ sicuramente lui uno dei migliori prospetti per far ripartire un movimento italiano che non gode certo di ottima salute.
Giulio Ciccone, voto 6.5
Segnali di ripresa dell’abruzzese, che rimane con i migliori fino agli ultimi chilometri dopo una stagione a dir poco tormentata e avara di soddisfazioni.
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