Tutto fermo. Una protesta sul percorso della prova in linea ai Mondiali di ciclismo su strada a Glasgow ha interrotto la gara. A meno di 200 km dall’arrivo, alcuni manifestanti hanno fermato la corsa che vedeva un gruppo di nove corridori in fuga. Sono loro i primi ad essere stati bloccati. Poi è arrivato il gruppo. Non è chiara al momento la natura della protesta, ma di certo non è una novità. Nei mesi scorsi diversi eventi sportivi rilevanti sono stati bloccati da alcuni attivisti. Di certo, è una situazione difficile: lo stop è arrivato in un tratto di campagna, con pochi sbocchi.
La nota dell’UCI: “In seguito alla conferma da parte della polizia scozzese di una protesta nell’area di Carron Valley, che ha temporaneamente interrotto la corsa su strada maschile, stiamo lavorando a stretto contatto con tutte le autorità competenti per ridurre al minimo i disagi alla gara e anche per garantire la sicurezza dei corridori che è la nostra principale preoccupazione”.
La rivendicazione del blitz è stata di ‘This is rigged’, gruppo ecologista scozzese che protesta contro l’esplorazione di fonti di idrocarburi nel Regno Unito. Gli attivisti avevano bloccato la strada incollandosi le mani all’asfalto col cemento, a 191 chilometri dall’arrivo. Sono cinque gli arresti.
IN AGGIORNAMENTO
Aggiornamento 13:20
Alle 13:15 i fuggitivi sono stati i primi a ripartire. Poi il gruppo dopo 7′. Si riparte
Aggiornamento 13:00
Forze dell’ordine al lavoro. Si parla di alcuni attivisti incollati alla strada. Si riparte con i nove in fuga con un vantaggio di circa 7′
Aggiornamento 12:44
Arrivano le camionette della polizia, mentre i corridori si siedono in strada.