Manca sempre meno all’edizione numero 113 della Milano-Sanremo, in programma sabato 19 marzo 2022. Un appuntamento come sempre magico e iconico quello con la Classicissima di Primavera, che di fatto fa entrare davvero nel vivo la stagione del grande ciclismo internazionale. Nel corso degli anni innumerevoli sono i campioni che hanno scritto il proprio nome nell’albo d’oro della corsa, mentre vi sono altri che hanno inseguito una vittoria per una carriera intera senza però riuscirci. Di seguito andiamo a elencare e analizzare alcune curiosità statistiche sulla prima Monumento dell’anno.
MILANO-SANREMO 2022: PERCORSO E ALTIMETRIA
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SANREMO SENZA PADRONE – Il primo sguardo all’albo d’oro della Milano-Sanremo ci permette di capire come la Classicissima sia da anni terra di conquista senza un vero padrone. E’ infatti dall’edizione 2010, vinta da Oscar Freire, che non si impone un corridore già capace di vincere in precedenza la corsa. Gli undici vincitori che sono seguiti si distinguono tra loro per caratteristiche: dai velocisti ai finisseur, passando dai colpi di mano come quelli di Nibali e Alaphilippe nel 2018 e 2019. Insomma, la Sanremo si conferma sempre corsa imprevedibile e aperta a mille scenari e forse proprio per questo mantiene un fascino davvero incredibile.
ITALIA (QUASI) NON PERVENUTA – Il ciclismo italiano domina a livello storico con 51 vittorie in 112 edizioni, ma gli ultimi anni raccontano ben altra storia: eccezion fatta per il già citato successo di Nibali, il successo italiano manca dall’edizione 2006 quando ad alzare le braccia al cielo fu Pippo Pozzato. In quell’occasione tra l’altro tutto il podio fu italiano, con Petacchi e Paolini a completare un trionfo già verificatosi tre anni prima con Bettini, Celestino e ancora Paolini. Segnali inconfutabili di un Italia sempre più in difficoltà a sfornare campioni in grado di competere ai massimi livelli. Il movimento fatica a riprendersi e non possono essere un fenomeno come Ganna e l’esplosione di Colbrelli a nascondere tutte le fragilità del sistema.
CAVENDISH PER UN’ALTRA FAVOLA – Reduce dalla vittoria alla Milano-Torino, non ci sono ancora certezze in merito alla partecipazione di Mark Cavendish alla Sanremo. Il velocista dell’Isola di Man potrebbe riscrivere una pagina di storia di quella che è già una favola incredibile: da corridore praticamente “finito” a nuovamente competitivo con tutti i migliori sprinter, “Cannonball” sta vivendo una seconda giovinezza e un’eventuale clamorosa vittoria lo porterebbe a bissare il successo datato ormai 2009. Un intervallo di 13 anni che rappresenterebbe un record assoluto per la Classicissima di Primavera.