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L’Unione Ciclistica Internazionale (UCI), a partire dal primo giugno, ammetterà alle competizioni i ciclisti russi e bielorussi in forma individuale e neutrale, quindi senza inni e bandiere (resta preclusa la partecipazione delle squadre). Il Comitato Direttivo dell’UCI, riunitosi in Sardegna, ha concordato di non accettare eventuali offerte per ospitare tappe di Coppe del mondo o Campionati mondiali dai due Paesi, nonché sponsorizzazioni da parte di società e marchi russi o bielorussi. L’UCI ha anche ribadito “il suo impegno per la neutralità politica” e ha affermato di credere nel “diritto di tutti gli atleti, indipendentemente dalla loro nazionalità, a essere trattati senza discriminazioni”. Infine, l’UCI ha stanziato 101.000 euro per sostenere finanziariamente la federazione ciclistica ucraina e i suoi atleti, annunciando la disponibilità di farli allenare, in funzione della qualificazione per le Olimpiadi di Parigi 2024, presso il centro ciclistico di Aigle in Svizzera.
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