Le pagelle della Liegi-Bastogne-Liegi 2022, che passa alla storia come la prima vittoria in una Monumento per Remco Evenepoel. Il 22enne belga è profeta in patria e vince in solitaria, con una splendida azione negli ultimi 30 km di corsa dopo essere scattato in vetta alla Redoute, la salita simbolo della “Doyenne”. Alle sue spalle manca l’accordo tra gli altri big, mancano anche le gambe e alla fine gli altri devono accontentarsi dello sprint per la seconda posizione. Beffato Wout Van Aert, terzo alle spalle di un sorprendente Quinten Hermans. Dopo un grande lavoro resta a secco la Bahrain Victorious, così come l’eterno Alejandro Valverde che resta chiuso nella volata e non va oltre il settimo posto. Andiamo quindi a scoprire i nostri voti ai protagonisti dell’edizione numero 108 della Liegi-Bastogne-Liegi.
IL VIDEO DELLA CADUTA DI ALAPHILIPPE
Le pagelle
Remco Evenepoel, voto 10 e lode
Qualcuno iniziava a dubitare del suo potenziale, ma il giovane di casa Quick-Step firma la vittoria più prestigiosa della carriera con un attacco secco, deciso e spettacolare. Diventa in corsa il capitano dopo la caduta di Alaphilippe e si fa trovare prontissimo, senza esitare negli ultimi 30 km in cui resiste all’inseguimento di tutti gli avversari. Oggi nettamente superiore alla concorrenza, potenzialmente la prima di tante altre Monumento.
Quinten Hermans, voto 9
Il belga che non ti aspetti a costruire un podio monopolizzato dai corridori di casa. L’alfiere dell’Intermarchè-Wonty Gobert è bravissimo a rimanere con i migliori sulla Redoute e sulla Cote de la Roche-aux-Faucons. Risparmia le energie e nello sprint finale si prende il lusso di beffare Van Aert andando a conquistare un grandissimo secondo posto. Opportunista, ma con una grande gamba.
Wout Van Aert, voto 7
Per un fuoriclasse della sua portata, un terzo posto può sembrare quasi una banalità. La verità è che sicuramente il Covid ha condizionato il rendimento delle ultime settimane del campione nazionale belga, arrivato nel momento clou della stagione delle Classiche senza potersi esprimere al meglio. Nonostante questo arriva un altro podio, che fa il paio con quello della settimana scorsa alla Roubaix. Onnipresente.
Alejandro Valverde, voto 6.5
Domani compirà 42 anni, ma l’Embatido ha voluto provare a conquistare l’ultima Liegi della carriera per eguagliare Merckx a quota 5 successi su queste strade. Nel finale rimane chiuso nello sprint che vale il secondo posto, mancando lo spunto giusto per centrare il nono podio alla “Doyenne”. Merita sempre e comunque applausi per una carriera che nei prossimi mesi andrà a chiudersi.
Julian Alaphilippe, senza voto
Sfortuna assoluta per il campione del mondo, per il quale la Liegi sembra rimanere ancora maledetta. Coinvolto nella maxi-caduta in testa al gruppo, lascia la corsa in ambulanza. La speranza è che non ci siano infortuni gravi, ma solo un grande spavento per il fuoriclasse francese. Per sua fortuna, la Quick-Step si consola con il trionfo di Evenepoel.
Team Bahrain Victorious, voto 5.5
In rapporto agli sforzi profusi nella seconda parte della corsa, portano a casa le briciole con il sesto posto di Teuns. Si presentano al via con la squadra probabilmente più competitiva e fanno la voce grossa con Caruso, Landa, Haig, Mohoric e lo stesso Teuns, ma senza mai riuscire a fare la differenza e senza riuscire a imbastire un buon inseguimento allo scatenato Evenepoel.
Philippe Gilbert, voto 10 alla carriera
Menzione d’onore per “Phil”, come il nome scritto per 700 volte sulla Redoute. Non era al meglio, così la sua ultima Liegi si trasforma in una passerella tra due ali di folla. Il giusto tributo per un fuoriclasse dalla carriera di altissimo livello.