A Copenaghen il Belgio domina la cronometro inaugurale del Tour de France 2022, ma con l’uomo sbagliato. O meglio, con quello più inatteso, visto che in molti (almeno, chi non puntava su Ganna) si aspettavano Wout Van Aert in maglia gialla domani. A far meglio del connazionale, però, è un inaspettato Yves Lampaert, che corona un sogno grande quanto l’impresa di oggi sull’asfalto bagnato dei 13.2 km della corsa contro il tempo in Danimarca che ha aperto la Grand Boucle. 15’17” per percorrerli, due secondi più veloce del decisamente più quotato altro belga della Jumbo Visma. La maglia gialla va così sulle spalle del corridore della QuickStep, team criticato per la scelta di lasciar fuori Alaphilippe ancora convalescente e Cavendish, ma che si prende subito una rivincita.
Filippo Ganna, purtroppo, delude, seppur con grandi attenuanti. Ci si aspettava da parte sua una vittoria travolgente in una cronometro disegnata quasi apposta per lui, ma il fuoriclasse azzurro è costretto ad abdicare scivolando persino fuori dal podio. La pioggia non ha di certo aiutato, visto che ha potuto fare meno la differenza sui rettilinei lunghi, in più una piccola foratura auto-riparata dalla schiuma iper tecnologica delle ruote moderne, ma che deve aver fatto perdere qualcosina. E così, sono dieci i secondi di ritardo alla fine, un peccato ma tanta voglia di rivincita.
E poi, c’è Tadej Pogacar, già devastante persino a cronometro. Terzo tempo per lui che ha dominato la precedenti due edizioni della corsa transalpina e che a detta di molti è il grande favorito per fare un clamoroso tris. Già avvertiti gli avversari, e già distaccati lievemente dopo una prima giornata che gli sorride: Roglic e Vingegaard perdono qualche secondo, altri come per esempio Mas ne pagano invece davvero tanti. Se Lampaert è una sorpresa, lo sloveno della UAE Emirates non di certo.