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Dall’incubo al sogno. Non c’è miglior parabola di quella della ciclista Claudia Cretti per inaugurare questo Giro Rosa 2018. L’atleta, che lo scorso hanno ha rischiato la vita a causa di una bruttissima caduta in corsa, ha indossato la maglia rosa nella presentazione ufficiale della 29ª edizione della corsa che si è svolta nella Villa Reale di Monza. La ragazza di 21 anni che recentemente è anche risalita in sella a una bici ha commosso la platea che le ha tributato un lunghissimo applauso. “Mi hai emozionato” – si è lasciato sfuggire il patron del Giro Rosa Giuseppe Rivolta.
Quest’ultimo, in un clima di partecipazione molto sentita, ha voluto presentare così la 29ª edizione del Giro d’Italia per atlete professioniste: “Organizzare il Giro Rosa – ha detto Rivolta – è un onore che aumenta ogni anno. Siamo cresciuti tantissimo nelle recenti stagioni e continuiamo a volere crescere e migliorare le qualità della nostra gara, che è nota a tutti come la più prestigiosa corsa a tappe al mondo nel calendario femminile”.
E quest’anno il Giro Rosa 2018 avrà un motivo in più per fregiarsi di questo importante titolo. Per la prima volta, infatti, la corsa arriverà in cima al Monte Zoncolan, leggendaria salita introdotta già nel Giro d’Italia uomini a partire dal 2003. In realtà, un precedente al femminile c’era stato nel 1997, quando la montagna venne affrontata dalla carovana: ma all’epoca si arrivò a tre chilometri dal punto più alto della salita. A trionfare fu Fabiana Luperini, nome storico del ciclismo rosa italiano.
Questa volta si scalerà il versante occidentale, da Ovaro con pendenze fino al 22%. Una tappa che può scrivere davvero la leggenda di questo sport al femminile e che darà ancor più lustro a chi indosserà la maglia rosa il giorno dopo, all’arrivo di Cividale del Friuli.
Sarà la fine di una corsa formata da dieci tappe, con l’avvio a Verbania con una crono-squadre di 15 chilometri. Poi, una tappa mossa a Ovada darà la possibilità alle attaccanti di scavare il primo piccolo solco con le avversarie. La terza frazione di Corbetta (la più lunga con i suoi 132 chilometri) sarà invece adatta alle ruote veloci. Poi Piacenza (la città di Giorgia Bronzini), Omegna (altra tappa collinare da cerchiare in rosso per la classifica finale), Gerola Alta con il primo arrivo in salita. La cronoscalata tra Lanzada e la Diga di Campo Moro (15 chilometri) sarà fondamentale, al pari della frazione dello Zoncolan: in mezzo si potrà tirare il fiato nella tappa comunque mossa tra il Vicentino e Breganze. Una edizione, insomma, che si annuncia tutta da vivere.
LE TAPPE DEL 29° GIRO ROSA:
1. Verbania – Verbania 15,500 km (Cronometro a squadre)
2. Ovada – Ovada 120,390 km
3. Corbetta – Corbetta 132 km
4. Piacenza – Piacenza 109 km
5. Omegna – Omegna 117,700 km
6. Sovico – Gerola Alta 114,100 km
7. Lanzada – Diga di Campo Moro 15 km (Cronoscalata Individuale)
8. San Giorgio di Perlena (Fara Vicentino) – Breganze 121,600 km
9. Tricesimo – Monte Zoncolan 104,700 km
10. Cividale del Friuli – Cividale del Friuli 120,300 km