Il Giro d’Italia 2025 dista ancora più di tre mesi, ma ogni giorno che passa il campo dei partecipanti alla Corsa Rosa sta sempre più prendendo forma. Tra big al via per la classifica generale, cacciatori di tappe e velocisti, non mancherà la carne al fuoco lungo le tre settimane che porteranno i corridori dall’inedita partenza in Albania al traguardo finale di Roma. Sicuramente sul tavolo ci sono anche le rinunce illustri, al termine di un autunno e un inverno che avevano paventato la possibilità di avere uno dei Giri più “illustri” degli ultimi decenni. Così non sarà, ma andiamo comunque a scoprire i nomi più attesi dal 6 maggio all’1 giugno.
Pogacar e Vingegaard, è “no” alla Rosa: tutto sul Tour
E’ ormai certa la rinuncia del campione in carica Tadej Pogacar e del suo più acerrimo rivale Jonas Vingegaard. Lo sloveno della UAE Emirates e il danese della Visma-Lease a Bike puntano tutte le loro fiches sulla doppietta Tour-Vuelta, decidendo quindi di “snobbare” il Giro. Una scelta che stupisce solo in parte, dal momento che i grandissimi nomi negli ultimi anni hanno quasi sempre preferito il secondo e il terzo GT della stagione. C’è comunque la convinzione che entrambi saranno della partita negli anni a venire, ma per il 2025 non sarà così. Altra assenza illustre sarà quella del campione olimpico Remco Evenepoel, stavolta per cause di forza maggiore: il belga è ancora alle prese con il recupero dal grave incidente in allenamento che un mese e mezzo fa lo ha visto scontrarsi con un furgoncino. La ripresa è più lenta del previsto e anche per questo motivo il Giro d’Italia è saltato dalla programmazione del campione della Soudal Quick-Step.
Roglic, la grande occasione per un ultimo acuto
In questo contesto ecco che l’unico dei “magnifici quattro” atteso al via di Tirana è Primoz Roglic. Per lo sloveno della Red Bull Bora-hansgrohe si tratta di una grandissima occasione per tornare a trionfare in un grande giro. Potrebbe anche essere l’ultima, visto che a ottobre il vincitore del Giro 2023 e quattro volte trionfatore della Vuelta spegnerà 36 candeline. Al suo fianco Roglic potrà contare su Jai Hindley e Daniel Martinez, due gregari di lusso che hanno rispettivamente nel curriculum la vittoria del Giro 2022 e il secondo posto del 2024. I 42 chilometri a cronometro potrebbero essere dalla sua, con lo spauracchio delle strade bianche da gestire con grande attenzione viste le cadute degli ultimi anni. In ogni caso, allo stato attuale dovrebbe essere lui il “faro” del Giro 2025.
UAE, Adam Yates e Ayuso nel nome di Tadej
La squadra del campione uscente vuole comunque onorare il Giro con l’obiettivo di fare classifica. Per questo scopo la UAE Emirates ha selezionato Adam Yates e Juan Ayuso come nomi spendibili nella Corsa Rosa. Il britannico ha partecipato al Giro solo nel 2017, chiudendolo al nono posto, e vanta come miglior risultato in un GT il terzo posto del Tour 2023. Per lo spagnolo classe 2002 e vincitore del Giro Under-23 del 2021 sarà l’esordio al Giro d’Italia, con l’obiettivo di tornare ai fasti che lo portarono ventenne sul podio della Vuelta 2022. Con loro dovrebbe esserci anche il messicano Isaac Del Toro, classe 2003 di cui si parla un gran bene e che sicuramente rappresenterà motivo di grande curiosità tra appassionati e addetti ai lavori.
Visma, attesa per Simon Yates e Van Aert
Non si farà attendere però anche la risposta dei “delfini” di Vingegaard, con il team giallonero che dovrebbe schierare al Giro d’Italia Simon Yates e Wout Van Aert. Il primo dovrebbe sfidare il gemello Adam per la classifica generale, cercando di chiudere il suo personale cerchio con la Corsa Rosa. Simon infatti sfiorò il Giro 2018 prima di crollare sotto i colpi di Froome sul Colle delle Finestre, che quest’anno tornerà grande protagonista nell’ultima tappa di montagna. Poi è arrivato il podio del 2021, per un corridore molto esperto che vanta anche la vittoria della Vuelta 2018. Van Aert invece è chiamato a infiammare le tappe miste e un po’ tutta la prima settimana, in cui il fenomeno belga potrebbe anche fare un pensierino alla maglia rosa.
Tiberi speranza italiana, Carapaz e Landa gli scalatori della vecchia guardia
L’Italia punterà soprattutto su Antonio Tiberi per cercare di tornare sul podio del Giro, un risultato che ai corridori nostrani manca dal secondo posto di Damiano Caruso nel 2021. Pello Bilbao sarà il principale gregario dell’azzurro in casa Bahrain-Victorious. Attenzione poi ai “grandi vecchi”, scalatori esperti che vogliono ancora mettersi alla prova lungo le tre settimane. Mikel Landa sa sicuramente come muoversi sulle salite del Giro, come dimostra il terzo posto finale del 2022. Attenzione poi a Richard Carapaz, vincitore nell’ormai lontano 2019 ma deciso a provarci ancora una volta. Tra le possibili sorprese ecco che spuntano i nomi di David Gaudu e Derek Gee, pronti a inserirsi in una lotta che potrebbe rivelarsi equilibrata come poche altre volte negli ultimi anni.