Ciclismo

Giro d’Italia 2016: i maestri delle volate

Giacomo Nizzolo - Profilo FB ufficiale Giro d'Italia

La 99ª edizione del Giro d’Italia presenta diverse tappe per velocisti. Già due in terra d’Olanda, sede di partenza di questa edizione della Corsa Rosa, anche se le squadre degli sprinter dovranno stare attente al fattore vento. Ci saranno almeno altre quattro possibilità per gli uomini veloci in Italia, anche se saranno presenti finali movimentati dove i coraggiosi di giornata potranno tentare la fortuna con azioni da lontano e i finisseur potranno attaccare con una staccata che potrebbe risultare decisiva per mettere in scacco il gruppo.  Le più grandi occasioni per i velocisti nella penisola saranno gli arrivi di Foligno, Bibione, Cassano d’Adda e Torino, nella tappa conclusiva.

I grandi favoriti per gli sprint sono i tedeschi Marcel Kittel e André Greipel, che hanno le rispettive squadre a loro completa disposizione, e il francese Arnaud Demare, che quest’anno in Italia ha già gioito conquistando la Milano-Sanremo. Gli italiani sono però ben rappresentati e vorranno sicuramente provare ad alzare le braccia al cielo nella Corsa Rosa. La Bardiani potrà giocarsi le sue carte con Nicola Ruffoni, dotato di un buono spunto veloce, e con Sonny Colbrelli, già vincitore a Lugano quest’anno e terzo all’Amstel Gold Race vinta da Enrico Gasparotto, a dimostrazione del fatto che anche nei finali più impegnativi può essere un corridore pericoloso.

La squadra sudafricana della Dimension Data si affiderà a Kristian Sbaragli, che aveva già sorpreso tutti l’anno scorso alla Vuelta Espana mettendosi alle spalle John Degenkolb. La IAM invece ha fiducia in Matteo Pelucchi, anche se il 27enne italiano quest’anno è ancora a bocca asciutta. Un grande protagonista azzurro sarà il corridore della Lampre Merida Sacha Modolo, vincitore di due tappe al Giro lo scorso anno e protagonista di recente in Turchia, dove ha alzato per ben due volte le braccia al cielo. Un altro atleta che potrà giocarsi le sue carte sarà Giacomo Nizzolo della Trek Segafredo, vincitore della maglia rossa l’anno scorso, senza però mai vincere nemmeno una tappa. La Wilier-Southeast si presenterà al via del Giro d’Italia con più frecce nel suo arco, avendo a disposizione capitan Filippo Pozzato – che però sembra il leader solo sulla carta visto che non vince dal 2013 e non sembra neanche più il corridore di successo di qualche anno fa – Manuel Belletti e, soprattutto, Jacob Mareczko, che ha già 3 vittorie all’attivo in questa stagione (battuti Viviani nella discussa volata al San Louis e Greipel in Turchia).

Sarà proprio Elia Viviani a cercare riscatto al Giro d’Italia, dove già l’anno scorso si era affermato nella tappa con arrivo a Genova. Il corridore del Team Sky è probabilmente la punta di diamante tra i velocisti azzurri, ma la squadra britannica è strutturata per trionfare a Torino con il basco Mikel Landa e quindi il veronese sarà costretto a fare tutto da solo. Da non sottovalutare per gli arrivi in gruppo il giovane australiano (classe ’94) Caleb Ewan, che ha già conquistato 3 vittorie in questa stagione e avrà un apripista di lusso come lo sloveno Mezgec. Proveranno a sorprendere i favoriti anche Grega Bole (Nippo Vino Fantini), Enrico Battaglin (Lotto NL Jumbo) e Rojas Gil della Movistar, anche se con i nomi di “lusso” citati sopra non avranno assolutamente vita facile. Dato il lotto dei contendenti particolarmente ricco di nomi importanti, ci aspetteranno delle volate all’ultimo sangue.

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