L’unica volta di Piancavallo al Giro d’Italia (1998) fu nel segno di Marco Pantani. Il Pinot grigio è già nei calici, ma per essere gustato ha bisogno degli estremi sforzi. A nulla serviranno, se non a dare conforto alla vista, i panorami turistici, patrimonio dell’umanità, le antiche chiese di montagna e il verde intenso di un territorio generoso e allo stesso tempo severo. Anche oggi, nella diciannovesima tappa del Giro d’Italia 2017 di ciclismo, si pedala discretamente a schiena curva: terza, seconda e prima categoria, in un crescendo importante.
Prima il Monte Croce Comelico, soft. Poi Sella Chianzutan, medium. Infine, Piancavallo, hard. Saranno 15 chilometri di bagarre, con i primi 10 al 9% di media e con punte del 14%. Poi si spiana leggermente, ma è solo un’illusione: pochi metri e si ricomincia a salire all’8%. Il riposo, inutile illudersi, arriverà solo dopo la linea del traguardo. Altra tappa decisiva per la classifica generale.
TAPPA 19 – San Candido-Piancavallo
26 maggio, 191 chilometri