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“Il Giro d’Italia patrimonio culturale e sportivo del nostro Paese torna ogni anno come una grande festa che attraversa la penisola. Ho avuto modo di vedere il percorso e devo dire che l’arrivo di Verona è decisamente suggestivo. Un Giro che si preannuncia importante e di cui ho individuato due momenti per me da non perdere. Il Mortirolo, la salita lombarda che ha lanciato il Pirata, e il Blockhaus in Abruzzo“. Lo ha detto Cordiano Dagnoni, presidente della Federciclismo, nella cornice dell’Enoteca Signorvino in Valpolicella dove si è tenuta una serata conviviale con tanti amici del Giro d’Italia. “Ogni singolo luogo della nostra terra ci regala eccellenze, e l’eccellenza può essere amplificata come, in questo caso, dal Giro d’Italia – commenta il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli – In quelle settimane di maggio è come se tutti diventassimo ciclisti. Il Giro è entusiasmo e racconto”.
Promuove il percorso anche Alberto Bettiol, corridore della EF Education-Nippo: “È un Giro che mi piace, molto duro. Ci sono tante tappe adatte a me, sopratutto quelle di media montagna. Farò di tutto per esserci“. Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), vincitore della tappa dello Zoncolan del Giro d’Italia, spera nell’invito degli organizzatori: “Ho guardato questo Giro e ci sono salite importanti, vorrei riprovare a vincere una tappa e magari provare a fare bene in classifica”. “È un Giro speciale per me dal momento che termina proprio nelle terre dove sono nato – chiosa Davide Formolo, della UAE Team Emirates – Sulla carta ci sono tante tappe impegnative è sarà importante essere al 100% già dalla prima settimana. Il finale nell’Arena di Verona sarà sicuramente emozionante”.
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