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È corsa contro il tempo per consentire il regolare passaggio del Giro d’Italia in Costiera Amalfitana. La sesta tappa, quella dell’11 maggio con partenza e arrivo a Napoli, prevede il passaggio al Valico di Chiunzi, l’attraversamento della SP1 fino a Ravello e poi dritti sull’Amalfitana verso Sorrento e Castellammare di Stabia. È proprio la Ravello-Chiunzi il problema: l’arteria è ufficialmente chiusa dal 1 novembre 2012 in seguito all’ultimo grosso smottamento di fango e pomice che invase la carreggiata, mettendo a rischio l’incolumità degli automobilisti. Ormai da diversi anni il fronte franoso è stato messo in sicurezza, grazie all’importante intervento sperimentale di mitigazione del rischio che, però, non è del tutto completato. Il passaggio veicolare è quotidiano e regolare, ma sulla carta l’arteria risulta non percorribile, nemmeno in bicicletta. Nel corso di un summit tecnico-politico-istituzionale, svoltosi mercoledì scorso alla prefettura di Salerno, si è fatto il punto della situazione. Il prefetto Francesco Russo, ha chiesto alla Provincia di Salerno la revoca dell’ordinanza di chiusura. A Palazzo Sant’Agostino, dopo dieci anni e mezzo, dovranno decidere in fretta considerando il poco tempo a disposizione degli uffici. Il piano B, che vedrebbe la variazione del percorso dal Valico di Chiunzi verso Maiori e l’immissione sulla Statale 163 ‘Amalfitana’ in direzione Sorrento, non sarebbe gradito all’organizzazione della corsa rosa, che ha fatto sapere di non voler apportare alcuna modifica alla tappa da 156 chilometri.
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