Ciclismo

Giro d’Italia 2024: oggi il primo giorno di riposo, le prime nove tappe e cosa succederà da martedì in avanti

Giro d'Italia 2024
Giro d'Italia 2024 - Foto Andrea Amato / IPA Sport / IPA

Si è concluso il primo blocco di tappe del Giro d’Italia 2024. Con il successo di Olav Kooij, in volata su Jonathan Milan, nei 214 km da Avezzano a Napoli i corridori oggi potranno godere del primo dei due giorni di riposo a disposizione. Dopo le prime nove tappe, la maglia rosa di Tadej Pogacar sembra non essere in discussione. Lo sloveno ha portato il suo vantaggio su Geraint Thomas (INEOS Grenadiers) a quasi tre minuti (+2’58”).

Al momento è secondo il corridore della Bora Hansgrohe Daniel Felipe Martinez (+2’40”), ma nessuno dei due sembra essere in grado di impensierire l’alfiere della UAE Emirates, che è ben avviato verso la vittoria della Corsa Rosa all’esordio assoluto. Per quanto riguarda la generale, due gli italiani in top ten. Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) è sesto a 4’23” da Pogacar e un sorprendente Lorenzo Fortunato è settimo a 5’15” dalla vetta. Gli unici avversari raggiungibili potrebbero essere O’Connor (Decathlon AG2R la Mondiale), quarto a 3’39” ma in crescita nonostante il disastro nella salita della seconda tappa a Oropa, e Cian Uijtdebroeks, quinto a 4’02” e unico difensore di un Team Visma falcidiato dagli infortuni. La maglia ciclamino è saldamente nelle mani di Jonathan Milan (Lidl-Trek), che punta al bis dopo l’edizione 2023. Sono 174 i punti per l’azzurro. Inseguono Groves (Alpecin -Deceuninck) con 116 punti e Kooij (Team Visma) con 115. La maglia azzurra, quella degli scalatori, vede Pogacar in testa in solitaria (104 punti) con il doppio dei punti di Felipe Martinez (52). Terzo Simon Geschke (Cofidis) con 36 punti. Per la maglia bianca, classifica giovani, sarà una bella lotta tra Uijtdebroeks e Tiberi. Più staccato Arensman (INEOS Grenadiers), a 1’28” dal belga e a 1’07” dall’azzurro. Il corridore che ha vinto più tappe è ovviamente Pogacar, che ha trionfato al Santuario di Oropa (2ª tappa), a Perugia nella cronometro (7ª tappa) e a Prati di Tivo (8ª tappa).

Per quanto riguarda il prosieguo della corsa, si ritornerà in strada domani con la decima tappa, i 142 km da Pompei a Cusano Mutri. Tappa di media difficoltà con due GPM e un ostico arrivo in salita. Mercoledì 15 sarà un’ottima occasione per i velocisti, nella Foiano di Val Fortore-Francavilla al Mare (11ª tappa con 207 km prettamente pianeggianti) come anche venerdì 17, nella Riccione-Centro (13ª tappa 179 km piani). Anche la 12ª tappa (Martinsicuro-Fano) non proporrà particolari asperità ai corridori. Sabato 18 sarà il giorno della seconda, e ultima, prova cronometrata con i 31.2 km da Castiglione delle Stivere a Desenzano del Garda. Sarà meno impegnativa della Foligno-Perugia, che con il suo arrivo in salita ha scremato, e non poco, il gruppo ai -5 km. Prima del secondo giorno di riposo, lunedì 20, ci sarà una delle tappe più dure del Giro. Domenica 19 tappa da cinque stelline di difficoltà con i 222 km da Manerba del Garda a Livigno. Tra paesaggi spettacolari, cinque GPM e i vari Passo di Foscagno, Passo del Mortirolo e la salita di Isolaccia-Valdidentro, Pogacar potrebbe dare un’altra pesante spallata ai suoi avversari. Da mercoledì 21 non ci fermerà più con la 16ª (Livigno – Santa Cristina Valgardena) e la 17ª tappa (Selva di Val Gardena – Passo del Brocon) da cinque stelline di difficoltà che diventeranno decisive per la classifica generale.

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