“Molti mi chiedono non se Pogacar vincerà, ma come lo farà. E allora sarà interessante capire il modo in cui interpreterà questo suo primo Giro e se già dalla prima tappa cercherà di vincere e prendersi la maglia rosa o se aspetterà, ma è un fenomeno ed è indubbiamente il grande favorito”. Davide Cassani, ex ciclista professionista e un recente passato da ct della Nazionale, da quest’anno nuovamente commentatore tecnico della ‘Corsa Rosa’ sui canali Rai, non può esimersi dall’indicare il campione sloveno come assoluto favorito del 107° Giro d’Italia, in partenza sabato 4 maggio. “La lotta per il podio me la immagino molto serrata e sono curioso di vedere chi ci arriverà – analizza Cassani in un’intervista all’Italpress –. Da un lato ci sono i “grandi vecchi” come Geraint Thomas e Damiano Caruso, il primo ha vinto un Tour e il secondo ha fatto un podio al Giro e lo scorso anno è arrivato quarto. Dall’altro i giovani emergenti, da Uijtdebroeks a O’Connor, che ha ottenuto una quarta posizione alla Grande Boucle ed è partito molto bene in questo inizio di stagione”.
“Noi ci affidiamo anche ad Antonio Tiberi, nonostante sia alla sua prima partecipazione. In questo avvio di 2024 ha dimostrato di essere cresciuto tanto. E’ un corridore che va forte a cronometro e in salita. A 22 anni potrebbe già ambire a una top-5 e poi non si sa mai. Con Caruso come compagno di squadra ha un professore in classe da cui imparare”, prosegue Cassani nella sua analisi dei nomi da tenere d’occhio per la classifica generale. Un Giro che potrebbe entrare nel vivo già nel corso della prima settimana, secondo l’ex commissario tecnico azzurro: “Il secondo giorno c’è un arrivo in Cima ad Oropa, lì si capiranno già i valori dei pretendenti al podio. Quest’anno non ci sono salite impossibili, anche perché Mortirolo e Stelvio sono state poste molto lontane dal traguardo e il Mortirolo verrà affrontato dalla parte meno difficile. Però tappe come quelle del Passo Brocon, Livigno e Bassano saranno indubbiamente decisive. E poi ci sono due cronometro per un totale di circa 70 chilometri che non sono pochi”. Se ormai da mesi il dibattito è incentrato in particolar modo sulla presenza di Pogacar, altri spunti d’interesse comunque non mancano.
“Ci sono diversi arrivi adatti ai velocisti e sarà una bella sfida tra i tanti protagonisti, tra cui Jonathan Milan e Alberto Dainese. Poi voglio vedere l’atteggiamento di Julian Alaphilippe, due volte campione del mondo e altro esordiente al Giro. E c’è tanta curiosità nel seguire due giovani talenti azzurri come Davide Piganzoli e Giulio Pellizzari. Hanno 21 anni, non ci aspettiamo nulla da loro, ma è una buona occasione per cominciare a saggiare il Giro”, conclude Cassani.