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Tutto pronto per la prima grande corsa a tappe della stagione 2023, il Giro d’Italia. La corsa rosa numero 106 scatterà infatti sabato 6 maggio dall’Abruzzo, per terminare dopo ventuno tappe a Roma domenica 28 maggio. L’avvicinamento al Giro d’Italia di quest’anno è stato vissuto con l’attesa per lo scontro che sulla carta ci sarà tra Primoz Roglic e Remco Evenepoel, i due corridori nettamente favoriti per festeggiare a Roma in maglia rosa.
Non mancano chiaramente altri corridori di livello, ma sembra difficile impensierire questi due anche considerando le tre cronometro previste in questa edizione, con un totale di ben 73 chilometri contro il tempo che potranno avvantaggiare ulteriormente lo sloveno ed il belga. L’unico ex vincitore del Giro al via è Tao Geoghegan Hart, che si impose a sorpresa nell’edizione autunnale del 2020 e quest’anno si propone come primo sfidante dei due favoriti, e dunque con ambizioni di podio.
GIRO D’ITALIA 2023: CALENDARIO TAPPE COMPLETO, ORARI E TV
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Primoz Roglic si presenta al Giro d’Italia dopo aver corso solamente 14 giorni in stagione, una settimana alla Tirreno – Adriatico e una al Giro della Catalogna, due corse in cui ha vinto sia le generali che 5 tappe. Nella Jumbo Visma sarà accompagnato dal suo fido gregario Sepp Kuss, oltre che dal campione del mondo a cronometro Tobias Foss, da Robert Gesink e Jan Tratnik. Lo sloveno giunge a questo Giro in forma come non mai e desideroso di migliorare il terzo posto del 2019, su un percorso che con tre cronometro gli si addice alla perfezione. Remco Evenepoel è l’unico, seppur gigante, ostacolo per Roglic. Il campione del mondo in carica torna al Giro dopo essersi ritirato nel 2021, quando aveva scelto, probabilmente sbagliando, la Corsa Rosa come momento per tornare in sella dopo l’incidente ad agosto 2020. Il belga in stagione ha corso 22 giorni, piazzandosi settimo in Argentina a gennaio, vincendo l’UAE Tour a febbraio, piazzandosi secondo in Catalogna per poi dominare per il secondo anno consecutivo la Liegi Bastogne Liegi. In Catalogna a fine marzo c’è stata dunque la sfida antipasto tra i due, vinta da Roglic per appena 6 secondi dopo 7 giorni di corsa. In quella circostanza entrambi vinsero due tappe a testa, piazzandosi al secondo posto quando vinse l’altro. Per accompagnare il belga nelle tre settimane di Giro alla Quickstep ci saranno Jan Hirt, Fausto Masnada e Mattia Cattaneo, per una sfida che si presenta davvero incerta e molto aperta.
Dopo i due sembra esserci una grande lotta per l’ultimo gradino del podio, con nessun corridore che appare nettamente avanti agli altri. Possiamo citare sicuramente Tao Geoghegan Hart, vincitore nel 2020 e da poco impostosi al Tour of the Alps, a marzo terzo nella Tirreno Adriatico vinta da Roglic. L’inglese potrà inoltre contare sul supporto di Geraint Thomas di Pavel Sivakov, oltre che ovviamente su quello di Filippo Ganna in pianura.
Joao Almeida guiderà una UAE Emirates molto italiana vista la presenza di Diego Ulissi, Davide Formolo e Alessandro Covi, cercando di migliorare il quarto posto del 2020 in cui a lungo vestì la maglia rosa. In stagione si è piazzato secondo alla Tirreno e terzo al Catalogna (seppur distante da Roglic e Evenepoel), ma i tanti chilometri a cronometro potrebbero dargli un grosso aiuto per il podio finale. Alexsandr Vlasov sarà il faro di una Bora Hansgrohe coriacea in cui saranno presenti Lennard Kamna, quest’anno quarto alla Tirreno-Adriatico e sesto al Tour of the Alps ed anche Bob Jungels e Patrick Konrad, entrambi due volte top ten al Giro in passato.
Per il russo l’obiettivo è chiaro: migliorare il quarto posto del 2021.
Jack Haig, terzo al Tour of the Alps, guiderà la Bahrain Victorious accompagnato da Damiano Caruso, storico secondo due anni fa, e Gino Mader, al suo esordio in carriera nella Corsa Rosa. La punta dell’EF Education Easy Post sarà Hugh Carthy, secondo al Tour of the Alps e con l’obiettivo minimo di migliore l’ottavo e il nono posto finale ottenuto negli ultimi due anni. Con lui in squadra ci saranno Ben Healy, che ha impressionato sulle Ardenne, Magnus Cort Nielsen e Rigoberto Uran Uran, due volte secondo al Giro ormai una decade fa (2013 e 2014).
Possiamo infine citare alcuni corridori che avranno l’obiettivo di ottenere una top ten in classifica generale, come Lorenzo Fortunato (Eolo Kometa) , Thibaut Pinot (Groupama FDJ) , Bauke Mollema (Trek Segafredo) e Warren Barguil (Arkea Samsic).
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