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Le pagelle e il commento della prima tappa del Giro d’Italia 2023, che si è aperto oggi con la cronometro individuale di 19,6 chilometri da Fossacesia Marina a Ortona. E’ subito show di Remco Evenepoel, che ha impressionato nelle dimensioni di una vittoria mai in discussione fin dai primi chilometri. Completamente annichilita la concorrenza, a cominciare da Filippo Ganna che alla fine è comunque il più vicino al fuoriclasse belga e si conferma una garanzia in questo tipo di prove. Tanti i big della generale che pagano subito distacchi importanti, mentre Joao Almeida e Tao Geoghegan Hart ben impressionano sulla salita finale e precedono anche un Primoz Roglic non certo apparso al meglio. Di seguito i nostri voti ai protagonisti della frazione d’apertura.
LA CLASSIFICA GENERALE DOPO LA PRIMA TAPPA
L’ORDINE DI ARRIVO DELLA PRIMA TAPPA
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Le pagelle
Remco Evenepoel, voto 10 e lode
Difficile anche commentare una prova del genere, che lascia senza parole per lo strapotere espresso. Nonostante una stazza non certo da cronoman, il belga nella prima parte domina anche Ganna e poi si invola con apparente facilità verso la conquista della maglia rosa. Corridore incredibile, il personaggio che tutti attendevano al Giro 2023. Nel giorno dell’incoronazione di Carlo III, Re Remco annuncia la sua pretesa al trono del Giro. Il sogno adesso è emulare Bugno, che nel 1990 portò la maglia rosa dalla prima all’ultima tappa. Ma tre settimane sono lunghissime.
Filippo Ganna, voto 10
L’obiettivo dichiarato era la vittoria, ma contro questo Remco Evenepoel il secondo posto assomiglia parecchio a un successo. Limita bene i danni sulla salita finale e si conferma nel gotha mondiale della specialità, sarà un’arma importante per i suoi capitani in queste tre settimane.
Joao Almeida e Tao Geoghegan Hart, voto 9
Entrambi impressionano nel finale e sembrano davvero tirati a lucido per questo Giro, dando anche l’impressione di poter contare forse sulle due squadre più complete tra quelle al via come dimostrano anche i risultati dei compagni di squadra. In particolare Almeida sembra avere in Vine e McNulty un’accoppiata davvero interessante di gregari di lusso. Inizio promettente.
Geraint Thomas, voto 7.5
L’esperto gallese si comporta molto bene nella parte pianeggiante, poi però perde diversi secondi in salita. Un segnale che lascia qualche perplessità in vista di queste tre settimane di corsa. Geoghegan Hart è sicuramente apparso più brillante nel tratto più duro.
Primoz Roglic, voto 6
Difficile dare un voto alla prova dello sloveno, ovviamente eclissato dal rivale della vigilia. Alla fine il risultato è anche meno pesante di quello che poteva sembrare a metà percorso, nella parte in salita è sembrato riprendersi. I prossimi giorni diranno se la condizione è questa o se invece andrà crescendo.
Team Bahrain Victorious, voto 5
Sicuramente la squadra che esce con le ossa rotte da questa giornata: Damiano Caruso, Jack Haig e Santiago Buitrago pagano pesantemente dazio con distacchi importanti. Si sapeva che la cronometro non sarebbe stata loro favorevole, ma adesso il loro Giro si fa ancora più in salita e dovranno cercare di inventarsi qualcosa. Discorso analogo per Thiabut Pinot, Rigoberto Uran e altri scalatori che naturalmente non potevano far altro che correre in difesa quest’oggi.
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