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Il Giro d’Italia 2023 si avvicina al suo epilogo e viene consegnata agli archivi anche la diciottesima tappa con il successo di uno strepitoso Filippo Zana che, sul traguardo di Val di Zoldo, beffa Thibaut Pinot e centra la sua prima affermazione nella corsa rosa. Terzo posto per l’altro francese Warren Barguil, mentre Derek Gee si conferma tra le soprese del Giro ottenendo un ottimo quarto posto. Sesta posizione per Marco Frigo, molto bravo ad inserirsi in una nuova fuga ed ottenere un piazzamento nella top ten. Per quanto riguarda gli uomini di classifica Primoz Roglic attacco e Geraint Thomas risponde presente restando attaccato allo sloveno; giornata no, invece, per il portoghese Joao Almeida che perde qualche secondo e scala al terzo posto nella classifica generale.
GIRO D’ITALIA 2023: IL CALENDARIO COMPLETO
GIRO D’ITALIA 2023: FAVORITI E STARTLIST
I TELECRONISTI E I COMMENTATORI DEL GIRO 2023
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FILIPPO ZANA 10
Il campione italiano, in una giornata in cui può finalmente prendere iniziativa, libero da impegni di squadra, si rende protagonista di una prova eccezionale. Filippo si piazza nella fuga di giornata e dà sin da subito la sensazione di poter fare la differenza. Mentre tutti gli altri perdono terreno sull’ultima durissima salita, lui resta incollato a Pinot e al momento giusto lo fulmina con un poderoso scatto che gli consente di centrare la prima vittoria al Giro d’Italia.
THIBAUT PINOT 9
Il francese prende parte alla fuga per andare a conquistare altri punti su vari GPM e consolidare la maglia azzurra di miglior scalatore. La missione viene centrata senza particolari problemi e, vista l’ottima condizione, prova a portare a casa il successo di tappa. Per Thibaut, però, arriva ancora una volta la beffa con un secondo posto che vale comunque tantissimo.
MATTEO FRIGO 8
Ottima prestazione da parte del corridore italiano, che riesce ad inserirsi nuovamente nella fuga giusta restando con i suoi compagni fino alla salita decisiva. La discesa precedente gli fa perdere contatto, ma lui è bravo e tenace, non molla e si ricongiunge. Ad un certo punto, però, la fatica si fa sentire ed è costretto ad abbandonare i sogni di una vittoria di tappa.
WARREN BARGUIL, DEREK GEE E PARET-PEINTRE 8
Il terzetto che ha composto la fuga insieme a Zana, Pinot e Frigo, solo per aver condotto in porto l’azione merita un voto molto alto. Alla fine a vincere è colui che ha più gamba, ma per gli altri resta la consapevolezza di aver fatto qualcosa di importante in una delle tappe più dure di questo Giro.
GERAINT THOMAS E PRIMOZ ROGLIC 9
Lo sloveno, dopo le difficoltà sul Monte Bondone, si dimostra in grande spolvero e cerca subito l’attacco alla maglia rosa. Il britannico, dal suo canto, non si fa intimidire e resta incollato al rivale, tentando anche il contrattacco. Si attendeva lo spettacolo e anche in questo caso i due corridori non hanno deluso le aspettative. Oggi il duello si è chiuso in parità, ma domani sulle Tre Cime di Lavaredo le cose potrebbero cambiare e, chissà, che non possa venire fuori il vincitore del Giro proprio dallo scontro Roglic-Thomas.
JOAO ALMEIDA 6,5
Il portoghese, dopo il grande trionfo sul Monte Bondone, fa un notevole passo indietro nella condizione fisica staccandosi dai due leader della classifica generale al primo vero attacco di Roglic. Ora Joao si ritrova in terza posizione, ma nulla è perduto come dimostrato proprio dallo sloveno quest’oggi. Nella giornata di domani sarà fondamentale non perdere altri secondi, altrimenti la vittoria del Giro diventerebbe un miraggio.
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