[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
Jan Hirt, con una splendida azione solitaria, doma la tappa regina del Giro d’Italia 2022, la sedicesima, con partenza da Salò e arrivo ad Aprica dopo 202 km. La tappa del Mortirolo e della Montagna Pantani, il valico di Santa Cristina ha visto anche la lotta per le posizioni della generale, con Jai Hindley, terzo di giornata dietro a Tyhmen Arensman, altro reduce dalla fuga, che guadagna 4″ di abbuono sulla maglia rosa Richard Carapaz, adesso distanziato di soli 3″. Vincenzo Nibali è sempre con i migliori, ma si stacca sul finire dell’ultima ascesa, perde una quarantina di secondi ma sale al quinto posto nella generale.
CRONACA – Parte subito forte la corsa, con tanti tentativi di fuga nella prima ora di corsa, per anticipare la prima salita di giornata, Goletto di Cadino. Proprio lungo le dure rampe dell’ascesa, si forma un gruppo di 18 corridori al comando composto da: Wout Poels, Filippo Zana, Wilco Kelderman, Lennard Kamna, Guillaume Martin, Mattia Bais, Hugh Carthy, Lorenzo Fortunato, Jan Hirt, Lorenzo Rota, Koen Bouwman, Sylvain Moniquet, Alejandro Valverde, Mauri Vansevenant, Simon Yates, Thymen Arensman, Chris Hamilton, Giulio Ciccone, Dario Cataldo e Davide Formolo.
La discesa, molto tecnica, miete le prime vittime e lungo il tratto di falsopiano che conduce i corridori all’iconica salita del Passo del Mortirolo, il gruppo di testa si fraziona in due tronconi. Davanti restano Poels, Kamna, Rota, Bouwman, Valverde, Arensman, Hamilton e Cataldo che prendono il Mortirolo con un vantaggio di oltre 40″. Hamilton fa l’andatura, mentre Cataldo si stacca per aiutare Ciccone a rientrare e Rota perché non ne ha più.
Restano dunque in sei al comando. Da dietro Ciccone è il promotore dell’attacco per provare a tornare sulla testa della corsa insieme a Carthy e Hirt. Questi ultimi riescono a riportarsi sui battistrada, mentre Ciccone, causa forse il troppo sforzo profuso non si accoda e per un po’ resta nella terra di nessuno. Intanto nel gruppo maglia rosa, lungo il Mortirolo, l’Astana di Vincenzo Nibali ha preso in mano la situazione.
Allo scollinamento se ne vanno in 7: Poels, Kamna, Carthy, Hirt, Bouwman, Valverde e Arensman che continuano a prendere vantaggio sui 7 inseguitori: Kelderman, Martin, Fortunato, Vansevenant, Yates, Hamilton e Ciccone. Intanto il lavoro dell’Astana ha scremato il gruppo dei migliori e subito dopo il GPM il messinese prova l’allungo in discesa. Guadagna fino a 15″ sugli altri ma si rialza.
Giunti a valle, il gruppo maglia rosa inizia il tentativo di rimonta nei confronti dei battistrada che, lungo la salita di Teglio, non classificata com GPM, restano in 6 con Bouwman che si stacca. Grazie al super lavoro della Bahrain-Victorious di Mikel Landa vengono riassorbiti gli inseguitori e i favoriti per la vittoria si portano all’inseguimento dei battistrada quando manca l’ultima salita di giornata, la montagna Pantani, il valico di Santa Cristina.
Qui Kamna prova l’allungo, ma viene ripreso sia da Arensman che da Hirt. Proprio quest’ultimo si lancia da solo verso il traguardo seguito solo da Arensman al quale non riesce l’aggancio. Dietro scattano gli uomini di classifica, con Hindley che recupera 4″ a Carapaz grazie all’abbuono ottenuto per il terzo piazzato di giornata. Nibali perde 42″, ma diventa quinto e migliore degli italiani nella generale.
L’ORDINE D’ARRIVO DELLA SEDICESIMA TAPPA
- HIRT Jan Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux 5:40:45
- ARENSMAN Thymen Team DSM +0:07
- HINDLEY Jai BORA – hansgrohe +1:24
- CARAPAZ Richard INEOS Grenadiers st
- VALVERDE Alejandro Movistar Team st
- LANDA Mikel Bahrain – Victorious st
- KÄMNA Lennard BORA – hansgrohe+ 1:38
- ALMEIDA João UAE Team Emirates st
- NIBALI Vincenzo Astana Qazaqstan Team +2:06
- CARTHY Hugh EF Education-EasyPost +2:13
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]