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Le pagelle della sedicesima tappa del Giro d’Italia 2022, con partenza da Salò ed arrivo ad Aprica dopo 202 km, in cui ha trionfato, con una splendida azione solitaria, il ceco Jan Hirt, andato via sulla salita del valico di Santa Cristina e arrivato con 7″ di vantaggio su Tyhmen Arensman, altro componente della fuga di giornata. Terzo Jai Hindley che regola allo sprint la maglia rosa Richard Carapaz e gli guadagna 4″ grazie all’abbuono. Adesso l’australiano ha soli 3″ di ritardo dall’ecuadoriano. Vincenzo Nibali, nono al traguardo, sale in quinta posizione nella generale nonostante i 42″ persi.
Le pagelle della sedicesima tappa del Giro d’Italia 2022
Jan Hirt – Straordinario protagonista di giornata. Se ne va sull’ultima salita, complice anche un fuorigiri di Arensman e arriva, con le braccia al cielo, sul traguardo dell’Aprica. Vittoria di carattere e classe. Voto: 10.
Tyhmen Arensman – Paga l’inesperienza su una delle salite più dure dell’intera corsa. Attacca, contrattacca, parte e riparte. Non si risparmia, ma sull’ultimo allungo di Hirt paga le conseguenze. Il ragazzo si farà, anche perché, nonostante tutto, è arrivato a soli 7″ dal vincitore. Voto: 9.
Jai Hindley – Mezzo voto in più per l’australiano che batte allo sprint Richard Carapaz e Mikel Landa (8 ad entrambi) e guadagna sull’ecuadoriano 4″ di abbuono che lo issano a soli 3″ dalla maglia rosa. Sono i tre che animano la corsa sull’ultima salita, dove sono i più forti, per cercare di guadagnare terreno su Almeida, che ha la cronometro dalla sua. Peccato per la condotta di gara delle squadre, che avrebbero potuto far giocare loro anche la tappa. Voto: 8,5.
Alejandro Valverde – Che gli vuoi dire ad un 42enne che dopo un’intera giornata in fuga fa anche la volata per i piazzamenti con gli uomini di classifica? Ah, rientra anche in top 10. Voto: 10 e lode (alla lucidità).
Joao Almeida – Primo a staccarsi su tutte le salite dure, ma le sue doti da cronoman lo portano ad andare su di passo e a non perdere praticamente niente. Terzo nella generale a 44″ con una cronometro dalla sua nell’ultima tappa. Voto: 7,5, alla costanza.
Vincenzo Nibali – Prova ad anticipare tutti a 72 km dal traguardo, sulla discesa del Mortirolo, ma si rialza. Fa lavorare la squadra perché sta bene. Sull’ultima salita paga gli scatti dei più giovani e freschi avversari, ma conclude lontano 42″ e sale in quinta posizione nella generale, diventando il miglior italiano. A 38 anni. Cos’altro aggiungere? Voto: 10 e lode (alla caparbietà).
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