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Il Giro d’Italia 2022 vive il primo dei tre giorni di riposo in questo lunedì 9 maggio, che permette il lungo trasferimento dall’Ungheria alla Sicilia. La Corsa Rosa numero 105 saluta quindi la terra magiara, teatro di una tre giorni davvero scoppiettante e ricca di spunti di riflessione in vista delle tre settimane di “risalita dello Stivale” che ci attendono. Il protagonista principale è stato senza dubbio Mathieu Van der Poel: primo a Visegrad per la maglia rosa in apertura, brillante secondo nella cronometro di Budapest e ora pronto a sbarcare in Italia con il simbolo del primato sulle proprie spalle. Il fenomeno olandese era venuto al Giro per questo e ha confermato il pronostico, apparentemente senza sentire il peso della pressione e delle aspettative.
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L’Ungheria ha regalato però anche una partenza dall’estero piena di pubblico sulle strade e passione, un’atmosfera che sicuramente avrà per una volta contribuito a zittire la folta schiera di coloro che criticano le tappe del Giro fuori dai confini nazionali. I primi tre giorni poi lasciano in archivio la sensazione di un grande equilibrio, senza un vero padrone che possa controllare la corsa nell’arco delle tre settimane. La cronometro di Budapest ha sorriso a Simon Yates, ma anche Tom Dumoulin è apparso in grande condizione: per motivi diversi entrambi non danno piene garanzie di tenuta, la strada per Verona è lunghissima e piena di insidie e l’impressione è che fino agli ultimi giorni potrà davvero succedere di tutto.
Capitolo italiani. In ottica classifica hanno deluso Lorenzo Fortunato e Giulio Ciccone, già distaccati pesantemente e costretti a inseguire con una partenza a handicap che davvero non ci voleva. Partenza invece forse “illusoria” per Vincenzo Nibali: il siciliano ha davvero ben impressionato nella cronometro e si trova alle porte della top-10. La strada ci dirà se davvero lo Squalo potrà giocarsi un’ultima opportunità per qualcosa di importante, anche se l’impressione è che alla fine correrà in appoggio per Miguel Angel Lopez. Per il resto le note positive arrivano da Matteo Sobrero, quarto nella cronometro alle spalle di tre big.
SUBITO ETNA PER LA PRIMA SETTIMANA – Lunedì di riposo, ma domani è subito spettacolo con l’arrivo sull’Etna. La frase classica e ormai abusata ci dice che “non sapremo chi vincerà il Giro, ma sapremo chi non lo vincerà ”. Un luogo comune che però nasconde un fondo di verità : i primi verdetti sul vulcano potrebbero portare già un big in maglia rosa, con Van der Poel che proverà in quella che sarebbe un’impresa cercando di resistere su una salita lunga e impegnativa. L’olandese vuole sperare e forse con lui sperano anche Yates e Dumoulin, che eviterebbero volentieri l’impegno della maglia dopo sole quattro tappe.
La prima vera settimana di corsa nasconde comunque tantissime insidie, con le tappe di Potenza e Napoli da prendere con le molle prima del tappone di domenica al Blockhaus. Quasi 5000 metri di dislivello, quando davvero i verdetti inizieranno a farsi importanti. Nel mezzo anche qualche tappa per velocisti, con Mark Cavendish pronto a regalare altre emozioni dopo la vittoria di Balatonfured davanti a Gaviria e Demare.
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