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La tredicesima tappa del Giro d’Italia 2022 parla ancora una volta francese, ma sempre con lo stesso protagonista. Sarà stata l’aria di Sanremo, da dove la frazione è partita o la vicinanza alle zone piemontesi dell’arrivo, Cuneo, dove si è giunti dopo 150 km, ma Arnaud Démare ha infilato la propria tripletta personale nella penultima tappa destinata alle ruote veloci.
Il francese, ispirato appunto dalle strade della Milano-Sanremo e della Milano-Torino, vinte entrambe, ha messo la squadra alla frusta nel tentativo di riassorbire una fuga che pareva destinata al traguardo. Pascal Eeenkhoorn, Mirco Maestri, Julius Van Den Berg e Nicolas Prodhomme, infatti, hanno assaporato il gusto del colpaccio fino ai 700 metri dalla conclusione, quando la squadra di NouNou li ha riassorbiti ed ha lanciato la volata.
Démare si è dimostrato, come spesso è capitato in questo Giro, il velocista più in forma, ed oggi ha vinto su un traguardo in leggera salita, adattissimo alle sue caratteristiche.
Oggi ci sono state poche storie in corsa, anche perché il gruppo da domani affronterà prima una due giorni, poi un’intera settimana, in cui si deciderà l’intera Corsa.
L’unica, ahinoi, storia degna di nota, parla sempre francese, ma è di una tristezza infinita per come è nata. Romain Bardet, quarto in classifica generale alla partenza, a 14″ dalla testa, è stato costretto al ritiro per problemi intestinali. Una mazzata per lui e per tutti i francesi, ma anche per buona parte degli amanti del ciclismo, perché il Giro perde un assoluto protagonista, mai come quest’anno centrato e papabile addirittura di vittoria finale.
Il resto ce lo dirà la corsa che domani propone la quattordicesima tappa, la Santena-Torino di 147, disegnata splendidamente dall’organizzazione. Primi 70 km già abbastanza ondulati con Il Pilonetto (3,6 km al 7,2%) nel mezzo e poi inizia il vero divertimento con il circuito di Superga. Si entra nel circuito attraverso Parco della Rimembranza (3,8 km al 5,8%), ma GPM non dichiarato, per poi affrontare, due volte: Superga-Bric del Duca (5,1 km all’8.2%) e Colle della Maddalena (3,6 km al 7,3%).
Potrebbero muoversi i big, ma è una tappa adatta ai corridori da classiche, con l’ultimo scollinamento a poco più di 15 km dal traguardo. Noi azzardiamo che qualche big ci proverà, magari i più attardati e magari i più completi e perché no, una tappa per Alejandro Valverde e Vincenzo Nibali?
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