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Il freddo e la pioggia di Sestola, sede di arrivo della quarta tappa del Giro d’Italia 2021, regalano spettacolo e grandi emozioni agli appassionati della Corsa Rosa. Per il secondo giorno consecutivo va in porto la fuga di giornata, ma nonostante questo il finale è esplosivo anche tra gli uomini di classifica. Il successo di tappa va a Joseph Dombrowski, ma alle sue spalle c’è un sontuoso Alessandro De Marchi che conquista una maglia rosa che sa molto di premio alla carriera per un gregario di lusso. Da Rosso a “Rosa di Buja”, adesso per il friulano si aprono anche spiragli di classifica per un corridore a cui il fondo e la resistenza in salita non sono mai mancati. Menzione anche per il giovane Filippo Fiorelli, che archivia un prestigioso e inatteso terzo posto.
L’ORDINE DI ARRIVO DELLA QUARTA TAPPA
LE CLASSIFICHE GENERALI AGGIORNATE
LE PAROLE DI DE MARCHI, NUOVA MAGLIA ROSA
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Nel gruppo dei migliori sembra succedere ben poco, con la delusione che già serpeggia per quello che poteva essere e non è stato. Niente di più sbagliato, perchè negli ultimi km di salita da Fanano a Sestola ad accendere le ostilità è Giulio Ciccone: all’abruzzese risponde un ottimo Mikel Landa, ma il definitivo “boom” che sgretola il gruppetto è dato da Egan Bernal. Il colombiano conferma l’ottima condizione e si porta dietro Carthy e Vlasov, per un quintetto che si forma e arriva al traguardo su una manciata di secondi sul plotoncino di Evenepoel, Bardet, Yates, Martin e degli italiani Formolo, Caruso e Bettiol.
Il grande sconfitto di giornata è Joao Almeida. Il portoghese crolla negli ultimi chilometri e accusa un ritardo probabilmente incolmabile di oltre tre minuti da Bernal. Poco meglio va a George Bennett e Foss, mentre Vincenzo Nibali limita i danni e perde una quarantina di secondi con Sivakov, Pozzovivo e Hindley. A livello di squadre quindi impressiona la Bahrain-Victorius, mentre in casa Trek Ciccone si candida a prendere i galloni di capitano viste anche le difficoltà di Mollema che abbandona già i sogni di gloria. L’incognita Nibali è presente, con lo Squalo che probabilmente punta a limitare i danni il più possibile in questa prima settimana.
Dopo una giornata davvero durissima, domani la quinta tappa propone una nuova chance per i velocisti: la Modena-Cattolica infatti è completamente pianeggiante e rappresenta una pronta occasione di riscatto per tutte le ruote veloci che si sono fatte sfuggire il traguardo di Canale ieri. Una tregua che però durerà pochissimo, dato che già giovedì l’arrivo di Ascoli Piceno in vetta a Colle San Giacomo potrebbe nuovamente regalare emozioni. Il tutto in attesa dell’arrivo di domenica sullo sterrato di Campo Felice a Rocca di Cambio, quando un primo bilancio sarà sicuramente più definitivo. Le ostilità sono cominciate, il Giro inizia a fare sul serio.
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