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Fuga doveva essere e fuga è stata nella diciottesima tappa del Giro d’Italia 2021, che vede la meravigliosa vittoria di Alberto Bettiol in quel di Stradella. Il toscano sigilla così tre settimane in versione gregario di lusso con un successo quanto mai meritato e voluto, dopo un periodo molto difficile e avaro di soddisfazioni a seguire la vittoria del Fiandre 2019. Arriva quindi la quinta vittoria italiana in questo Giro, con l’ulteriore soddisfazione del secondo posto di Simone Consonni che brucia negli ultimi metri un coriaceo Nicolas Roche.
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Se non fosse per l’alta qualità dei corridori coinvolti, potremmo parlare di “classica fuga-bidone”. Il gruppo maglia rosa infatti se la prende comoda nella frazione più lunga della Corsa Rosa numero 104, arrivando a oltre 23 minuti dal vincitore di giornata. Solito lavoro di controllo per l’Ineos di Egan Bernal, succede pochissimo e c’è tempo per pensare alle prossime ore. Incombe infatti il trittico decisivo, le tre tappe che scriveranno la classifica generale finale. Alpe di Mera, Alpe Motta e poi la cronometro finale di Milano, con il colombiano che ha ancora un margine importante su Damiano Caruso e Simon Yates, che a loro volta dovranno decidere se giocarsi il tutto per tutto o pensare a mantenere il piazzamento sul podio.
In tal senso tutto da decifrare il ruolo di Joao Almeida, che dopo la crisi di Sestola è rientrato di prepotenza in top-10 impressionando positivamente a Sega di Ala. Il portoghese deve recuperare ben cinque minuti per acciuffare il podio, un distacco importante ma che proprio per questo motivo fa ben sperare in termini di spettacolo e attacchi da lontano. Scenari tattici che potrebbero invogliare anche i vari Vlasov, Carthy e Foss a provare qualcosa di nuovo per far saltare il banco, anche a costo di “saltare” in prima persona.
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