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Volata doveva essere e volata è stata a Novara, dove Tim Merlier ha fatto sua la seconda tappa del Giro d’Italia 2021. Il belga classe ’92 ha beffato tutti gli sprinter più attesi, conquistando la prima vittoria in un grande giro alla prima esperienza nella Corsa Rosa. Una volata magistrale, che relega sui due gradini del podio Giacomo Nizzolo ed Elia Viviani: entrambi gli alfieri dello sprint azzurro comunque dimostrano una condizione davvero ottima che fa ben sperare già per l’arrivo di domani in quel di Canale.
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Tutto secondo copione quindi, con la fuga di giornata controllata senza particolari patemi dal gruppo della maglia rosa Filippo Ganna. Quest’ultimo si prende anche i secondi di abbuono del traguardo volante per rafforzare ulteriormente una leadership che con ogni probabilità sarà sua fino all’arrivo in programma a Sestola martedì. Protagonisti in negativo Fernando Gaviria e Caleb Ewan: il colombiano viene incredibilmente penalizzato dal compagno di squadra Molano, che lo costringe alle transenne impedendogli di fatto di giocarsi la volata. L’australiano, da molti considerato il favorito della vigilia odierna, rimane chiuso nel caos finale e non va oltre la decima posizione.
Segnali incoraggianti arrivano invece da Dylan Groenewegen: l’olandese, al rientro dopo la lunga squalifica per i fatti del Giro di Polonia 2020 che portarono alla gravissima caduta di Jakobsen, conquista un quarto posto che fa morale. Sicuramente non semplice per lui ributtarsi negli sprint a velocità folle, ma è la dimostrazione che il carattere e il pelo sullo stomaco non gli mancano. Quinto invece un buon Peter Sagan, che inizia a racimolare punti pesanti nella corsa alla maglia ciclamino che con ogni probabilità sarà uno degli obiettivi del fuoriclasse slovacco.
E’ comunque un avvio di Giro molto italiano, con diversi azzurri in top-10. Un segnale di continuità importante dopo la doppietta Ganna-Affini della cronometro inaugurale. Detto di Nizzolo e Viviani, conquistano un piazzamento di spessore anche Moschetti, Fiorelli e Cimolai. Segnali di speranza e di un movimento forse più in salute di quel che sembra.
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