Ciclismo

Giro d’Italia 2021, il percorso: due cronometro e tante salite inedite, ultima settimana decisiva

Trofeo Giro d'Italia - Foto profilo FB ufficiale

Tre settimane, ventuno tappe e oltre 3450 chilometri attraverso le meraviglie del nostro Paese. E’ stato presentato in queste ore il percorso del Giro d’Italia 2021, la Corsa Rosa giunta all’edizione numero 104 e in programma dall’8 al 30 maggio. Si torna quindi nella consueta collocazione primaverile, dopo che lo scorso anno la pandemia aveva costretto gli organizzatori ad una versione autunnale a dir poco atipica.

Da Torino a Milano, saranno ancora una volta le salite a decidere il vincitore della maglia rosa in Piazza Duomo. Pochissimo sud, con Campania e Puglia che saranno i punti più meridionali del Giro 2021, mentre non mancano i riferimenti storici e i tributi ai personaggi che hanno segnato la storia dell’Italia. Andiamo quindi a scoprire nel dettaglio il percorso di questa edizione.

IL CALENDARIO COMPLETO DEL GIRO 2021

PRIMA SETTIMANA – Balza immediatamente all’occhio come i corridori dovranno affrontare ben dieci tappe prima di avere un giorno di riposo. La cronometro di Torino assegnerà la prima maglia rosa, con Filippo Ganna atteso nella sua regione ad un altro exploit come quello del 2020 a Palermo. Anche la seconda e la terza tappa saranno interamente piemontesi: attesi i velocisti a Novara, piuttosto mossa invece la frazione con arrivo a Canale. Le prime schermaglie tra gli uomini di classifica potrebbero arrivare alla quarta tappa, la Piacenza-Sestola di 186 km. Sull’arrivo in salita appenninico un giovanissimo Giulio Ciccone si impose nel 2016.

Gli arrivi di Cattolica e Termoli sembrano fatti su misura per le ruote veloci, ma nel mezzo ci sarà la sesta tappa con arrivo in salita ad Ascoli. Pendii pedalabili ma comunque strada che salirà sotto le ruote dei protagonisti. Piuttosto analogo l’arrivo dell’ottava tappa a Guardia Sanframondi, che porterà la corsa dalla Puglia alla Campania attraverso il Molise. Il primo vero test per i big potrebbe però essere la nona tappa, interamente in terra abruzzese da Castel di Sangro a Campo Felice dopo quattro GPM e un tratto finale in sterrato che promette spettacolo.

SECONDA SETTIMANA – La risalita dello Stivale prosegue con la decima tappa, che fa da antipasto al giorno di riposo: da L’Aquila a Foligno, una frazione sulla carta piuttosto agevole e che porta la corsa nella città in cui Eddy Merckx si vestì di rosa per la prima volta. Mercoledì 19 maggio si riparte con una delle tappe più suggestive, la Perugia-Montalcino di 163 km: nel finale 35 chilometri di strade bianche e due scalate da versanti diversi al Passo del Lume Spento, a dimostrazione che non sempre servono grandi altimetrie per rendere una corsa dura e spettacolare.

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Il giorno dopo ecco la Siena-Bagno di Romagna, tappa appenninica che omaggia i toscani Alfredo Martini e Gino Bartali. Un’altra frazione nervosa, dove anche gli uomini di classifica dovranno stare con gli occhi bene aperti. La Ravenna-Verona invece omaggia Dante Alighieri e si preannuncia tappa da velocisti, prima di una tre giorni forse decisiva per le sorti del Giro. Sabato 22 maggio è infatti il giorno del Monte Zoncolan, che torna protagonista ma dal versante meno “mostruoso” di Sutrio, lo stesso affrontato nel 2003 quando il Kaiser della Carnia fece il suo esordio nella Corsa Rosa.

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Il giorno dopo tocca poi alla quindicesima tappa, da Grado a Gorizia con un insidioso circuito intorno alla città friulana con tanto di sconfinamento in Slovenia. Un gustoso antipasto di quello che attende i corridori poche ore dopo.

TERZA SETTIMANA – Da sempre il Giro d’Italia si decide nella terza e ultima settimana. Non fa eccezione l’edizione 2021, visto che lunedì 24 maggio va in scena quella che è forse la frazione regina di quest’anno. Da Sacile a Cortina d’Ampezzo dopo 212 km e oltre 5500 metri di dislivello: Fedaia, Pordoi (Cima Coppi) e Giau in successione prima della picchiata verso la “Perla delle Dolomiti”. Una tappa destinata a sconvolgere la generale e degno preludio al secondo e ultimo giorno di riposo per i corridori.

Le montagne però non sono assolutamente finite, anzi. Il Giro riprenderà mercoledì 26 maggio con la diciassettesima tappa, in cui il finale con Passo San Valentino e la salita inedita a Sega di Ala potranno nuovamente segnare la battaglia tra i big. Piccolo e ultimo intermezzo per i reduci dei velocisti nella Rovereto-Stradella (la tappa più lunga del Giro 2021 con i suoi 228 km), poi gran finale senza soluzione di continuità. La diciannovesima tappa propone infatti le scalate di Mottarone, Colma di Varallo e arrivo in salita all’Alpe di Mera. Il sabato le ultime salite, con la ventesima tappa da Verbania a Valle Spluga-Alpe Motta, un arrivo inedito e preceduto dallo sconfinamento in Svizzera e dall’infinita salita del Passo San Bernardino, a cui segue il rientro in Italia attraverso il Passo dello Spluga. La ventunesima e ultima tappa è anche quest’anno la cronometro individuale con arrivo in Piazza Duomo a Milano: 29,4 chilometri contro il tempo da Senago, una prova piuttosto lunga che potrà ancora permettere ribaltamenti dell’ultimo secondo.

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