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La sesta tappa del Giro 2021 (Grotte di Frasassi – Ascoli Piceno: San Giacomo, 160 km) vede la vittoria di Gino Mader (Bahrain Victorious), fuggitivo, che anticipa Bernal e gli altri big del gruppo.
L’ORDINE DI ARRIVO DELLA TAPPA
Le pagelle dei protagonisti:
Gino Mader 10:
Lo svizzero trova la più bella vittoria della sua carriera al termina di una lunga fuga, rifacendosi dopo la bruciante sconfitta di tappa alla Parigi Nizza. In fuga con il compagno Mohoric inizia la salita con un buon vantaggio sul gruppo e riesce a resistere al ritorno dei migliori.
Matej Mohoric 9:
Gran lavoro dello sloveno per tutta la giornata, passata in fuga per aiutare il suo compagno Mader a guadagnare più secondi possibili sul gruppo per portare a casa una fantastica vittoria.
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Attila Valter 8:
L’ungherese si prende una storica maglia rosa, grazie alla fuga dello scorso giorno e restando tra i migliori 20 di oggi.
Filippo Ganna 8:
Come due giorni fa a Sestola il campione del mondo a cronometro tira tutto il giorno il gruppo, lavorando per Bernal in modo tale da permettergli di conquistare degli abbuoni.
Egan Bernal 7:
Il colombiano dimostra di essere in ottima condizione mettendo a lavorare la squadra per tutto il giorno, sulla salita conclusiva fa prima andare via Martinez e poi attacca in prima persona per scremare il gruppo, andandosi a prendere sei preziosi secondi di abbuono.
Giulio Ciccone 7:
L’abruzzese dimostra di essere il corridore più in forma della Trek, prima attaccando da lontano e poi seguendo i migliori sulla salita finale. Il capitano della Trek sarà lui.
Remco Evenepoel 7:
Ottima prova per il talento belga, che non ha problemi a seguire Bernal nella salita finale che lo porta al secondo posto della classifica generale.
Romain Bardet 6:
Passo indietro per il francese che oggi perde 30 secondi da Bernal ed Evenepoel.
Simon Yates 5:
Anche oggi l’inglese fatica non riuscendo a tenere il ritmo dei migliori e prendendosi altri secondi nella generale. Per come era arrivato a questo appuntamento ci si aspettava di più.
Jai Hindley 5:
Il secondo classificato dello scorso ottobre anche oggi dimostra di non avere la stessa condizione e si stacca da un gruppo di venti corridori ai meno 3 chilometri su una salita pedalabile.
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