Ciclismo

Giro d’Italia 2021, Bernal controlla all’Alpe di Mera ma Yates vince con coraggio

Giro d'Italia 2012 - Foto di Alefederico CC BY-SA 2.0

Dopo le difficoltà di Sega di Ala, Egan Bernal impara dai suoi errori e controlla con lucidità sull’Alpe di Mera, sede di arrivo della diciannovesima tappa del Giro d’Italia 2021. Una salita impegnativa, in cui gli avversari della maglia rosa hanno provato ad attaccare il leader della classifica generale negli ultimi sei chilometri. Alla fine però l’unico a riuscire nell’intento è Simon Yates, capace di conquistare una meritatissima vittoria di tappa: un risultato frutto del lavoro di squadra e del coraggio del britannico, che ha attaccato e resistito negli ultimi chilometri. Bernal ad ogni modo perde circa una trentina di secondi (abbuoni inclusi), chiudendo terzo alle spalle di un sempre più convincente Joao Almeida che probabilmente inizia a rimpiangere i minuti persi per aiutare Evenepoel nella tappa di Montalcino.

L’ORDINE DI ARRIVO DELLA 19^ TAPPA

LA CLASSIFICA AGGIORNATA

LE PAGELLE DELLA TAPPA

E’ la tappa dei coraggiosi, perchè inizialmente anche Damiano Caruso allunga rispetto al “conservativo” Bernal. Il ragusano però con lucidità e sincerità ammetterà dopo l’arrivo di aver osato troppo, ma allo stesso tempo di essere orgoglioso di averci provato. Restano venti secondi di margine su Yates per difendere la seconda posizione, ma allo stesso tempo il podio sembra essere sotto chiave visti i quasi quattro minuti di vantaggio rispetto ad un Vlasov comunque in ripresa. Ad ogni modo c’è da sottolineare ancora una volta la grande forza del Team Ineos, con Bernal scortato sulla salita finale prima da Castroviejo e poi dal solito Daniel Martinez che adesso occupa la settima posizione della generale a pochi secondi dal quinto posto. Dovesse arrivare la vittoria, ormai sempre più vicina, il colombiano dovrà senza dubbio ringraziare i suoi grandiosi gregari di lusso.

Resta l’ultima asperità prima della cronometro di Milano, le ultime fatiche sulle grandi salite: oltre 4200 metri di dislivello con Passo San Bernardino, Passo dello Spluga e l’arrivo di Alpe Motta dopo un lungo sconfinamento in terra svizzera. Le energie sono al lumicino per tutti, motivo per cui la crisi può essere sempre dietro l’angolo. Bernal non è apparso brillantissimo negli ultimi 500 metri, facendosi staccare da Almeida: un piccolo segnale che magari potrebbe invogliare Yates a provare un attacco da lontano, magari mettendo i propri uomini a fare ritmo per isolare quanto prima possibile la maglia rosa. Una cosa è certa: domani sarà la resa dei conti.

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