Ciclismo

Giro d’Italia 2020 rinviato, il presidente federale Di Rocco: “Data dopo il 3 aprile, difficile rinviare in autunno”

Il Giro d’Italia 2020 è stato ufficialmente rinviato, dopo che l’Ungheria ha diramato lo stato d’emergenza facendo di fatto saltare, almeno per il momento, la Grande Partenza prevista da Budapest. A commentare gli ultimi avvenimenti legati all’emergenza Coronavirus anche il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco, intervistato dall’Ansa. “La notizia del rinvio del Giro non ci ha colti di sorpresa, perchè lo stato d’emergenza ormai coinvolge vari paesi europei e quindi ce l’aspettavamo. Sono saltate anche le gare in Belgio, per cui la scelta del rinvio mi sembra assolutamente opportuna.

Quanto ad una nuova data per il Giro 2020, Di Rocco spiega: “Sono sempre in contatto con Mauro Vegni e tutta la direzione corsa di RCS, il rinvio è a data da destinarsi e la data sarà definita dopo il 3 aprile. Come mondo del ciclismo abbiamo subito ottemperato a tutte le normative dei decreti governativi. So che ci sono tanti appassionati con tanta voglia di bicicletta ma è opportuno che tutti stiano il più possibile a casa.”

Pensare adesso a maggio per il Giro 2020 è prematuro – ha continuato il presidente federale – Ritengo sia giusto essere ottimisti ma dobbiamo attendere il corso degli eventi. Il Giro è la festa dell’Italia, rappresenterebbe un grande messaggio per tutta la Nazione. Ottobre? E’ molto difficile, si rischia la sovrapposizione con altri eventi come gli Europei in Trentino e i Mondiali in Svizzera senza contare che le tappe di montagna potrebbero non essere praticabili. Non appena le condizioni lo permetteranno ci metteremo al lavoro.”

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