“Il meteo è un problema che non riguarda solo me, ma tutti noi che affronteremo le prossime tappe. E’ un Giro d’Italia stranissimo, com’è strana l’intera stagione, penso che gli organizzatori abbiano preparato piani B e C nelle frazioni a rischio-neve. Un po’ di preoccupazione c’è. Non è semplice per noi che dobbiamo mettere a punto le strategie. Il Covid mi preoccupa? Da un lato si, però c’è da dire che è meno virulento rispetto a inizio anno: siamo tutti molto attenti. La positività di Simon Yates è stata molto strana, come lo era stata quella di Ciccone”. Sono queste le parole di Vincenzo Nibali, che ha parlato nel corso della conferenza caduta in concomitanza del primo giorno di riposo del Giro d’Italia 2020.
“La resistenza alle basse temperature può essere determinante ai fini del successo finale – aggiunge –: la percentuale di massa grassa è bassa, sarà importante coprirsi bene e alimentarsi, perché il dispendio di energie è notevole. Le tappe di Tortoreto e Cesenatico? Finora abbiamo attraversato percorsi nervosi, con salite non molto lunghe come quella dell’Etna. C’è stata molta tattica, ma il Giro va valutato giorno dopo giorno. La situazione può sbloccarsi improvvisamente. Non mi sembra vi sia una squadra che riesce a controllare una tappa”.