Il bolide Filippo Ganna, dopo il titolo italiano e quello mondiale, si veste di rosa al termine della prima tappa del Giro d’Italia 2020. Il calore di Palermo accoglie la grande partenza dell’edizione numero 103, con una cronometro di 15 chilometri totalmente dominata dal 24enne del Team Ineos. Potenza ed eleganza, una vittoria pronosticata alla vigilia ma anche per questo non semplice da archiviare. Uno dei successi più belli per Ganna, che in una settimana ha conquistato la maglia iridata e poi la maglia rosa a quasi 59 km/h. Su questa distanza i 22 secondi inflitti all’ottimo Joao Almeida sono un’eternità, ma alle loro spalle si gioca anche la battaglia per la classifica generale.
L’ORDINE DI ARRIVO DELLA PRIMA TAPPA
CLASSIFICA GENERALE AGGIORNATA
L’ARRIVO DI FILIPPO GANNA A PALERMO (VIDEO)
In tal senso il vincitore di giornata è senza dubbio Geraint Thomas: il gallese si conferma cronoman di alto livello e chiude al quarto posto, conquistando un tesoretto già importante sui diretti rivali. Si conferma in ottima condizione Simon Yates, che lascia a Thomas 26″: i due britannici staccano un gruppetto decisamente più compatto con Vincenzo Nibali che paga già 1’06” a Thomas e 40″ a Yates. Leggermente meglio il giovane russo Vlasov, insieme al connazionale Zakarin e all’olandese Kelderman che precede lo Squalo di un solo secondo. I veri sconfitti sono però Steven Kruijswijk e soprattutto Jakob Fuglsang: il danese dell’Astana perde 1’24” da Thomas e perde sopratutto Miguel Angel Lopez, costretto a lasciare subito il Giro in ambulanza dopo una brutta caduta.
LA CADUTA DI MIGUEL ANGEL LOPEZ (VIDEO)
Le pagelle
Filippo Ganna, voto 10 e lode
Semplicemente perfetto. Continua il momento di grazia del 24enne che libera tutta la sua potenza spingendo rapporti incredibili e sfrecciando in discesa ad oltre 100 chilometri orari. Se poi ci si mette anche il vento, che cala di intensità, ecco che il gioco è fatto. Maglia rosa preventivata e strameritata, obiettivo adesso provare a portarla fino in vetta all’Etna.
LE PAROLE DI GANNA DOPO L’ARRIVO
Joao Almeida, voto 9
Classe 1998, il portoghese è un talento sulla bocca di molti e dopo il Giro potrebbe essere sulla bocca di tutti. La Deceuninck Quick-Step punta su di lui per fare una buona classifica: la tenuta sulle tre settimane è tutta da verificare ma la partenza è davvero incoraggiante.
Geraint Thomas, voto 8,5
La cronometro è il suo pane quotidiano, il gallese è deciso a sfruttare le tre prove contro il tempo di questo Giro per costruire il suo assalto alla maglia rosa. Ganna è oggettivamente di un altro pianeta, ma classifica dà ragione anche a Thomas che adesso potrà correre da padrone del gruppo.
Simon Yates, voto 8,5
E’ uscito dalla Tirreno-Adriatico da vincitore, la gamba c’è e si vede. Non stupisce fino in fondo quindi la sua prova, ma il vantaggio su alcuni rivali è davvero notevole. Oltre le più rosee aspettative, l’obiettivo adesso è evitare la crisi del 2018.
Vincenzo Nibali, voto 5,5
Era l’uomo più atteso, con il pubblico siciliano che ha provato a spingerlo senza però troppo successo. Il cronometro scorre e alla fine dice 1’06” da Geraint Thomas. Una sconfitta preventivata nella forma ma non nel distacco: servirà attaccare per provare a scalfire le certezze del gallese. I distacchi importanti di questa prima tappa potrebbero in un certo senso favorire lo spettacolo fin dall’Etna.
Jakob Fuglsang, voto 4,5
Non è un cronoman, per carità. Ma il danese oggi ha pagato dazio oltremodo ed ha anche perso un prezioso gregario come Miguel Angel Lopez che sulle grandi salite della seconda metà del Giro avrebbe potuto fare tutta la differenza del mondo. Meglio di lui il giovane Vlasov, che in casa Astana potrebbe anche ribaltare le gerarchie tappa dopo tappa.