Ciclismo

Giro d’Italia 2019, i sogni rosa di Dumoulin si frantumano a Frascati. Carapaz e Roglic al posto giusto

Tom Dumoulin - Foto Laurie Beylier - CC-BY-SA-2.0

Per il secondo giorno consecutivo, il Giro d’Italia 2019 miete vittime importanti in una tappa sulla carta poco selettiva. Dopo i distacchi di Orbetello, la quarta tappa con arrivo a Frascati porta in dote conseguenze ancor più gravi a livello di classifica generale e rischia di diventare uno dei momenti decisivi di questa edizione della corsa rosa.

La frazione scorre via senza intoppi, ma a 6 chilometri dall’arrivo ecco l’improvviso stravolgimento: nelle prime 15 posizioni del gruppo Salvatore Puccio sbanda e finisce a terra, dando il via alla più classica delle “maxi-cadute”. Il gruppo si frantuma letteralmente, con la maglia rosa Roglic e il colombiano Carapaz (staccato ieri di 40″ per problemi meccanici) sono gli unici big della generale a rimanere in testa con pochi velocisti e gli UAE di Ulissi. Quest’ultimo prova a fare la differenza nel finale, ma è proprio Carapaz a mettere a segno la stoccata vincente che gli permette di resistere al ritorno di un velocista come Caleb Ewan. Ulissi è terzo, mentre un Primoz Roglic pimpante e molto attento chiude al sesto posto.

Alla fine il merito, ma soprattutto la fortuna, di Carapaz e Senechal è quello di essersi trovati nel posto giusto al momento giusto. Per l’ennesima volta si è avuta la dimostrazione di come non servano sempre le salite per infliggere distacchi: ogni chilometro dei grandi giri nasconde insidie capaci di rovinare mesi e mesi di preparazione. E se i vari Nibali, Lopez e Yates se la cavano con 16″ da Roglic e Landa ne paga 42″, decisamente peggio va a Tom Dumoulin.

Il campione olandese, a detta di molti favorito numero uno per la rosa finale, termina a terra dolorante e riparte lentamente con un ginocchio sanguinante. Al traguardo intanto il cronometro scorre impietoso, con un distacco che supera i quattro minuti: una debacle che sconvolge il Giro da ogni punto di vista. Adesso Dumoulin dovrà in primis decidere se ripartire (escluse in serata eventuali fratture): il capitano del Team Sunweb potrebbe decidere di prendere il via domani nella semplice tappa di Terracina per poi valutare il da farsi. Anche il Tour del resto è un obiettivo e a questo punto anche concentrarsi sulla Grand Boucle potrebbe essere un ripiego sensato. Quel che è certo però è che Dumoulin vorrà recuperare le forze per poi trovare riscatto da qui a Verona.

Intanto Roglic è sempre più in rosa: lo sloveno ha 35″ su Yates e 39″ su Nibali e dalla sua avrà ovviamente un “tesoretto” indefinito di secondi derivanti con ogni probabilità dalle due cronometro di San Marino e di Verona. Insomma, se lo Squalo e gli altri avversari vorranno vincere il Giro, dovranno necessariamente staccare in maniera netta Roglic sulle salite della seconda e terza settimana. Ad uscire sconfitto è anche lo spettacolo, visto che dopo Bernal il Giro rischia di perdere un altro dei suoi grandi nomi. 

Giro d’Italia 2019, la classifica generale aggiornata dopo la quarta tappa. Roglic guadagna

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