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La diciassettesima tappa del Giro d’Italia, interamente in Trentino Alto Adige, ci conferma che è la Corsa Rosa delle fughe. Anche oggi il gruppo lascia fare agli attaccanti, evasi sul Passo Mendola, e poi arrivati fino al traguardo di Anterselva. A vincere è Nans Peters dell’Ag2r al suo primo successo in carriera. Ancora molto bene Formolo e Masnada, rispettivamente terzo e quarto. Doppio sorriso per il veronese che oltre al podio di giornata trova la decima posizione in classifica generale.
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Tra i big succede tutto nel finale in una tappa ricca di salite ma senza asperità davvero impegnative, ad eccezione degli ultimi 5 chilometri che portano il plotone ad Anterselva. Landa attacca anche oggi, seguito solo da un sempre più sorprendente Carthy. Il basco è sicuramente uno di quelli con la gamba migliore in salita e ora vuole mettere nel mirino, come minimo, il podio. Lopez, un altro che in salita sta volando, parte sulle pendenze finali e l’unico che gli prende la ruota è Carapaz che appena fiuta l’impassibilità di Nibali e Roglic tira dritto. Quest’oggi quella tra i due grandi favoriti non è sembrata strategia ma mancanza di energie per rispondere all’attacco dell’ecuadoriano. La maglia rosa guadagna 7″ nei confronti dello Squalo e dello sloveno, aiutati dal fondamentale lavoro di Pozzovivo. Richard Carapaz rosicchia secondi preziosi in vista della crono di Verona e festeggia al meglio il suo ventiseiesimo compleanno.
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