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Epilogo allo sprint per la seconda tappa sarda del 100° Giro d’Italia. A trionfare oggi è il tedesco André Greipel (Lotto-Soudal), che sul traguardo di Tortolì non conosce rivali e conquista la settima vittoria di tappa in carriera al Giro. Ma soprattutto, grazie ai relativi secondi di abbuono, il campione nazionale tedesco veste per la prima volta la maglia rosa. La piazza d’onore è per Roberto Ferrari (UAE Team Emirates), mentre terzo si piazza il belga Jasper Stuyven (Trek-Segafredo). Beffati ieri dal clamoroso assolo dell’austriaco Lukas Pöstlberger, oggi i velocisti non si sono fatti sorprendere, arrivando a disputarsi il successo di tappa in una frazione che sulla carta appariva poco adatta a loro.
La seconda tappa del Giro d’Italia 2017, da Olbia a Tortolì per complessivi 221 km, presenta ben poca pianura e viene condotta a un ritmo piuttosto blando (media complessiva intorno ai 36 km/h). Una fuga caratterizza l’inizio di giornata: il tentativo è propiziato da Lukasz Owsian (CCC Sprandi Polkowice) e Ilia Koshevoy (Wilier Triestina), cui si aggiungono poco dopo Simone Andreetta (Bardiani-Csf), Evgeny Shulanov (Gazprom-RusVelo) e Daniel Teklahaimanot (Team Dimension Data). Il gruppo controlla e va a riprendere i fuggitivi in cima al GPM di Genna Silana. A prendere in mano la situazione lungo la discesa è la Bahrain-Merida di Vincenzo Nibali, e la corsa procede verso la volata finale. Un leggero contatto tra Fernando Gaviria e Caleb Ewan (Orica-Scott) causa a quest’ultimo lo sgancio del pedale e consente a Greipel di prevalere agevolmente.
PAGELLE
Greipel 9
Settima vittoria di tappa al Giro d’Italia per il quasi 35enne campione nazionale tedesco (il solo Mark Cavendish, tra i corridori in attività, lo precede in questa speciale classifica, a quota 15), che oggi si toglie la soddisfazione di indossare per la prima volta in carriera la maglia rosa. Agevolato dal contatto tra Fernando Gaviria e Caleb Ewan (che forse avrebbe avuto lo spunto per batterlo), Greipel ha sprigionato tutta la sua consueta potenza e si è imposto con una progressione irresistibile per i rivali. Dopo il successo ottenuto ieri dall’austriaco Pöstlberger, anche oggi il Giro parla tedesco.
Ferrari 8
Ultimamente apripista deputato a tirare le volate di Sacha Modolo, il velocista bresciano oggi riceve il via libera dalla sua squadra e per poco non torna ad alzare le braccia su un traguardo del Giro d’Italia (come gli riuscì brillantemente nel 2012). Ferrari trova sulla sua strada, purtroppo, un Greipel troppo superiore.
Ewan 6
Lo sprinter australiano è probabilmente la ruota più veloce in questo inizio di Giro d’Italia. Se ieri si era dovuto accontentare del secondo posto, beffato – assieme a tutti gli altri velocisti – dal giovane austriaco vincitore di tappa, oggi a Ewan è andata decisamente peggio: a sprint ormai lanciato, un improvvido contatto con Gaviria gli ha causato lo sgancio del pedale, mettendolo di fatto fuori causa. Ma l’appuntamento con la prima vittoria di tappa alla Corsa Rosa dovrebbe essere solamente rimandato.
Gaviria 5
Il talento colombiano, ben lontano dalla miglior condizione, non riesce a impensierire minimamente Greipel e deve accontentarsi della quarta posizione. Il suo contatto con Caleb Ewan compromette di fatto la volata dell’australiano.
Teklehaimanot 8
Il campione nazionale eritreo va in fuga per il secondo giorno consecutivo, ponendosi ancora in grande evidenza. Dopo aver fatto suoi i due traguardi volanti, Teklehaimanot vorrebbe concedere al compagno di fuga Koshevoy il Gran Premio della Montagna di seconda categoria posto a Genna Silana. Ma il gruppo incombe e l’eritreo – resosi conto delle difficoltà del bielorusso – fa in tempo a conquistare il traguardo e i punti che gli consentono a fine giornata di indossare la maglia azzurra. È lui il principale animatore di queste frazioni in terra sarda.
Nibali e la Bahrain-Merida 7,5
Difficilmente si può vincere il Giro d’Italia nelle prime tappe, ma in ogni momento lo si può perdere. Lo sa bene Vincenzo Nibali, che – onde evitare rischi – si fa trovare sempre attento nelle prime posizioni del gruppo, ben protetto dai suoi compagni di squadra. Nel finale, quando la situazione del vento e il percorso potrebbero consentirlo, la Bahrain-Merida accenna addirittura a un possibile attacco, che poi tuttavia non si concretizza. In attesa di martedì, quando l’Etna ne testerà l’effettiva condizione, lo Squalo corre ogni giorno con l’atteggiamento del veterano e la sua squadra – almeno per il momento – si dimostra pienamente all’altezza.
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