La ventesima tappa del Giro 100 consegna alla storia la prima vittoria italiana di Thibaut Pinot. Il francese della FDJ batte nella mini volata di Asiago Ilnur Zakarin e Vincenzo Nibali, rispettivamente secondo e terzo. Giungono con lo stesso tempo la maglia rosa Quintana e Pozzovivo, mentre perde 15 secondi Tom Dumoulin.
LA FUGA – Il gruppo inizia la tappa con andatura molto veloce, tanto che la fuga buona riesce a partire soltanto dopo 15 km. Se ne vanno in 6, tra cui un compagno di squadra di Ilnur Zakarin, Belkov (Katusha Alpecin) ed uno di Thibaut Pinot, Ladagnous (FDJ). Il loro vantaggio massimo riesce a superare anche i 5 minuti, visto che il ritmo imposto dalla Movistar prima dell’ascesa del Monte Grappa non è particolarmente cattivo.
MONTE GRAPPA ‘A TUTTA’ – Lo scenario cambia completamente proprio sul Grappa, quando a tirare si mette la Katusha di Zakarin. L’accelerata fa male a due nomi illustri come Adam Yates (Orica-Scott) e Bauke Mollema (Trek Segafredo). I due riescono ad unirsi con gli altri big di classifica soltanto quando la strada si assesta su pendenze più docili. Il forcing della Katusha mette in difficoltà anche Tom Dumoulin, che però non perde mai le ruote degli altri contender fino al Gpm. Tra i fuggitivi riesce a staccare tutti gli altri Devenyns (IAM), che scollina con un vantaggio di 2 minuti e 37. In discesa non accade nulla se non il ricongiungimento di Teuns (BMC) col battistrada Devenyns (IAM). Entrambi verranno ripresi.
IL FINALE – Tutto si decide sull’ultima salita di Foza: tappa e forse anche Giro. Il primo dei magnifici 6 a sferrare la zampata è Vincenzo Nibali, ai 23 km dal traguardo. Già con questa sparata iniziale del messinese, Dumoulin appare in difficoltà. Il secondo a partire è Zakarin, che si porta dietro Domenico Pozzovivo. Dopo aver fatto i sornioni per metà salita gettano il guanto di sfida anche Quintana e Pinot. Si forma così una coppia di testa composta da Pozzovivo e Zakarin a cui segue il terzetto Pinot, Nibali, Quintana, che cerca di distanziare Dumoulin senza mai superare, però, i 10 secondi di vantaggio. Maggiore differenza Nibali riesce a farla nella discesa conseguente al Gpm quando riesce a riportarsi sui due battistrada assieme a Quintana e Pinot. I cinque inizialmente non collaborano sul falsopiano che porta al traguardo tanto che Dumoulin aiutato da Mollema, Jungels e Yates si avvicina a meno di 10 secondi. L’ accordo arriva ai meno 5 da Asiago. La volata finale viene vinta da Thibaut Pinot che beffa uno straordinario Zakarin. Dumoulin a conti fatti perde soltanto 15 secondi.
PAGELLE
Ilnur Zakarin 9,5: è l’unico ad animare la corsa sul monte Grappa richiedendo uno sforzo extra ai suoi compagni di squadra così come è l’unico a fare la differenza sulla salita di Foza. Avrebbe meritato la vittoria, ma Pinot ha uno scatto di pedale migliore e nella volata finale lo batte. S’è dimostrato l’umo più forte quando la strada ha impennato.
Thibaut Pinot 9,5: era apparso il più brillante negli ultimi due giorni, oggi corona gli inumani sforzi con una vittoria fantastica. Una volata imperiale, nonostante i polpacci siano ricolmi di acido lattico.
Vincenzo Nibali 7: tutti attendevamo un attacco in discesa che invece non è arrivato. Ha provato a fare scacco matto a Dumoulin assieme a Quintana e Pinot sul Foza, ma l’olandese non è mai sceso sotto i 10 secondi di svantaggio. Nel finale è il primo a rintuzzare l’azione, se i 5 sono arrivati al traguardo gran parte del merito è suo.
Nairo Quintana 6,5: troppo sornione, ci mette l’anima soltanto negli ultimi tre chilometri di tappa. La maglia rosa resta sulle sue spalle, ma sarà così anche dopo la cronometro di domani?
Tom Dumoulin 9: sul Grappa ha barcollato, ma stringendo i denti non si è mai fatto sfilare. Idem sulla salita finale del Foza, dove ha perso poco nulla. Giunge sul traguardo con un gap di soli 15 secondi. Il grande favorito resta lui.
Domenico Pozzovivo 7,5: soltanto il lucano riesce a tenere le ruote di Zakarin nell’ultima ascesa di giornata. Arriva all’ultima tappa con un ritardo di poco più d’un minuto. Il miglior Giro della sua carriera.
L’ORDINE D’ARRIVO DELLA VENTESIMA TAPPA