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La 16a frazione del Giro d’Italia 2016, da Bressanone ad Andalo, ha visto Alejandro Valverde cogliere il suo primo successo di tappa alla Corsa Rosa. “Una vittoria incredibile”, ha detto il campione murciano, che ha aggiunto: “Stamattina siamo partiti con la voglia di vincere e nel finale eravamo lì a giocarcela. Voglio dedicare questo successo alla squadra. Oggi sono riuscito a guadagnare qualcosa sui miei avversari e a migliorare la mia classifica generale, ma quello che mi interessava di più era vincere una tappa. Comunque ora possiamo anche pensare al podio”.
Sempre più padrone del Giro è Steven Kruijswijk. Anche oggi l’olandese – al netto delle difficoltà della sua squadra (che ancora una volta lo ha lasciato da solo molto presto) – non ha mostrato alcun segno di cedimento ed è parso controllare agevolmente la corsa, guadagnando secondi su quasi tutti i diretti rivali. “È stata una tappa veramente dura, ha detto la maglia rosa, ma una giornata molto buona per me, che ho guadagnato ancora su Nibali e Chaves. Certo il Giro non è ancora chiuso; ci aspettano altri tre giorni molto duri, ma io darò il massimo. La squadra non è un punto debole per me: anche gli altri erano da soli nel finale, e io non ho avuto problemi a rispondere ai loro attacchi”.
Altra giornata da dimenticare, invece, per Vincenzo Nibali, in grossa difficoltà sulla salita di Fai della Paganella. Scavalcato anche da Valverde e ora quarto in classifica, lo Squalo è ormai molto lontano dalla maglia rosa, ma a destare le maggiori preoccupazioni è la condizione da lui palesata in queste ultime tappe. Neppure il suo preparatore atletico, Paolo Slongo, riesce a spiegarsi il perché delle difficoltà di Nibali: “È ormai il terzo giorno in cui Vincenzo paga dazio. C’è sicuramente qualcosa che non va, ma non riusciamo a spiegarci cosa, visto che fino al tappone dolomitico la condizione tutto sommato pareva buona. Ora il medico farà delle analisi e valuteremo”. Di certo questo non è il Nibali che ci si aspettava, ma è necessario ora capirne i motivi.