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L’undicesima tappa del Giro d’Italia 2016 con arrivo ad Asolo regala grande spettacolo nel finale. La bagarre si accende sulla Forcella Mostaccin, in particolare lungo la difficile discesa, con l’attacco di Vincenzo Nibali, seguito da un ben poco collaborativo Alejandro Valverde ed Esteban Chaves; ripresi i tre, parte in contropiede il secondo della classifica generale, Andrey Amador, cui risponde prontamente la maglia rosa Bob Jungels. Su di loro si riporta poi uno splendido Diego Ulissi, che li brucia allo sprint conquistando la sua sesta vittoria di tappa al Giro d’Italia, la seconda in questa edizione dopo l’azione solitaria a Praia a Mare.
“Oggi abbiamo corso in maniera intelligente”, esordisce il corridore della Lampre-Merida, che continua: “È andata via una fuga numerosa all’inizio, la squadra ha fatto un gran lavoro per me e Modolo. Eravamo un po’ stanchi nel finale, ma hanno trovato comunque le energie. Sacha aspettava la volata, mentre io vedendo là davanti Jungels e Amador ho voluto provare; li ho ripresi con una grande azione e, anche se ho speso molto, sono riuscito a vincere in volata”.
La maglia rosa Bob Jungels si è subito messa in evidenza, dimostrando di avere le idee chiare: “Ero certo che Amador avrebbe tentato qualcosa ed ero pronto a seguirlo. Stavo molto bene e speravo di vincere, ma quando ho visto arrivare Ulissi, ho capito di non avere possibilità e ho preferito guadagnare secondi in classifica. Inusuale vedere la maglia rosa all’attacco? Questo è il mio modo di correre: quando ho capito di poter guadagnare secondi, ho provato. Difficile dire dove posso arrivare sulle grandi salite, ma per ora mi sento bene e dalla mia ho una squadra molto forte”.
Vincenzo Nibali, protagonista del tentativo nella discesa dalla Forcella Mostaccin, non nasconde la propria delusione per la mancata collaborazione da parte di Valverde: “In salita ha provato Kruijswijk; io ho allungato in discesa e siamo andati via in tre, ma Valverde era poco convinto, così ci siamo rialzati. L’ho esortato a tirare, ma si è tirato indietro dicendo di avere Amador nel gruppo degli inseguitori. Credo sia evidente che la Movistar vuole fare classifica con due uomini, altrimenti Valverde oggi avrebbe dovuto collaborare. Poteva essere una giornata buona per guadagnare qualcosa, visto che tanti uomini importanti erano rimasti dietro, ma purtroppo non c’è stata collaborazione. Ulissi è partito al momento giusto e ha colto una bella vittoria, complimenti a lui. La caduta poco prima della salita ha coinvolto quasi tutti i miei compagni e mi ha lasciato senza uomini nel finale, ma per fortuna nessuno di loro ha riportato gravi conseguenze”. Su Twitter poi arriva la retromarcia del siciliano, che puntualizza che le sue parole sono state male interpretate e che non era sua intenzione attaccare il rivale.
Per la tappa di oggi penso che le mie parole sono state interpretate male dai vari microfoni.. Nessuna critica contro @alejanvalverde
— Vincenzo Nibali (@vincenzonibali) May 18, 2016