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Mentre si correva la 12ª tappa del Giro d’Italia 2016 con arrivo a Bibione, sul profilo Twitter della Lotto-Soudal, la squadra del “Gorilla” André Greipel, veniva annunciato che questa sarebbe stata l’ultima apparizione dello sprinter tedesco nella 99ª edizione della Corsa Rosa. Greipel ha poi vinto in volata, demolendo per la terza volta la concorrenza, questa volta nei panni di un tenace Caleb Ewan.
“Ho già conquistato tanto in questo Giro (tre tappe, ndr). Dispiace dover lasciare la maglia rossa, ma la mia stagione è piena di obiettivi. Se rimanessi fino a Torino, poi lo rimpiangerei sulle strade del Tour de France – ha detto il tedesco – Era già pianificato che mi ritirassi dopo la 12ª tappa. Pur avendo un grande rispetto per la storia di questa fantastica corsa, sono anche un essere umano e ho bisogno di riposo. Se mi sarei ritirato anche al Tour de France con la maglia verde? Beh, il Tour è il Tour…”.
Non certamente un’uscita in grande stile quella del “Gorilla”, che lascia un posto vacante negli sprint. Ci saranno altre due occasioni per le ruote veloci, compreso il gran finale di Torino. Ora, però, s’inizia a salire e per i velocisti saranno tappe di estrema sofferenza. Prima Kittel ora Greipel. I grandi sprinter vincono tutto ciò che possono vincere e poi snobbano la Corsa Rosa. D’altronde, se il regolamento lo consente, è giusto che ogni corridore faccia le proprie valutazioni. Meglio per i nostri velocisti, che avranno qualche chance in più per provare a ritagliarsi il proprio spazio in questo Giro.