La decima tappa del Giro d’Italia vede gioire l’ex under 23 della Colpack alla sua prima partecipazione alla corsa Rosa, alle sue spalle Rovny e Atapuma. Landa si ritira.
Queste le parole di Giulio Ciccone: “Sto vivendo la giornata più bella della mia vita, per ora. Sembra di essere in una bolla, mi sembra un sogno. È arrivata finalmente la mia prima vittoria da professionista. Voglio ringraziare davvero tutta la squadra, che siamo un grande organico e Boem che avete visto tutti che si è sacrificato, é questa è la dimostrazione che siamo un ottimo gruppo. Spero di aver ripagato la fiducia che mi hanno dato“.
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Brambilla: “Ho preso la decisione in prima persona di aiutare Jungels perché sulla prima salita ho perso il colpo, l’Astana mi aveva messo in difficoltà. Sono rientrato in discesa e se avessi saputo che Amador era davanti mi sarei messo a tirare già dalla fine della discesa. È strano vedere la maglia rosa davanti ma volevo gratificare il lavoro della squadra che oggi ha tirato a lungo e ora la maglia la porta Bob (Jungels) che sta dimostrando di essere lì ogni giorno e quindi non ha nulla da temere, può puntare al podio finale“.
Boaro: “Il nostro obiettivo è quello di vincere con Majka che sta bene. Dopo il giorno di recupero siamo partiti davvero forti, dopo questa settimana si vedrà per la classifica finale”.
Reverberi: “Ogni anno almeno una tappa la portiamo a casa, questa è arrivata con un lavoro di squadra eccezionale. Durante l’anno seguiamo le corse under23 per valutare meglio i ragazzi e prendiamo sempre i migliori dal quel vivaio. Ciccione oggi ha fatto veramente un’impresa. Ci siamo mossi bene sta mattina, Boem ha fatto davvero una cosa incredibile, si è sacrificato per gli altri, poi Giulio stava bene e ha finalizzato“.
Cunego: “Oggi mi sono concentrato molto, ci avevo creduto per la tappa. Purtroppo nel finale mi sono mancate un po’ di gambe perché comunque ho speso tanto visti i chilometri in fuga e gli sprint per il GPM che mi hanno permesso di riprendere la maglia blu. Faccio i complimenti a questo ragazzo (Ciccone). Poi ho preso un po’ di paura in discesa perché Pirazzi ha sbagliato una curva, ci siamo toccati e abbiamo rischiato di cadere tutti e due. Gli ultimi due chilometri ero con un gruppetto ma non ce la facevo più, sono stati un calvario”.
Jungels: “Sono passati un bel paio di anni da un lussemburghese in maglia rosa (Gaul). È un po’ una sorpresa per me, siamo stati una grande squadra. Il ciclismo non penso che abbia visto spesso scene come quella di oggi con Brambilla, la maglia rosa che si sacrifica. Siamo molto amici ma Brambilla mi ha sorpreso comunque perché non è normale che la maglia rosa lavori per te. Poi nell’ultimo chilometro sono andato a tutta per rientrare su Amador e ora ho la maglia rosa addosso. La squadra è molto forte, oggi ha lavorato tanto e spero che recuperi per domani così si può tenere la maglia ancora qualche giorno. Sono venuto al giro per fare una buona classifica generale, ma indossare la maglia rosa è davvero incredibile. A Gianluca voglio ringraziarlo moltissimo, anche l’altro giorno nella crono ero così felice per lui che era riuscito a mantenere la maglia, abbiamo un bel rapporto noi due. Non importa chi tira chi perché io avrei fatto lo stesso per lui”.
Nibali: “Oggi la salita finale non era molto dura e agli ultimi 350 metri Valverde ha fatto una sua lunga volata, che sono la sua specialità e ha guadagnato 4 secondi. Con la squadra abbiamo fatto una lunga progressione per vedere se qualcuno finiva in difficoltà dopo il giorno di riposo. Sappiamo che Valverde sta molto bene e oggi nel finale ho fatto la corsa su di lui“.