Le pagelle di un’incredibile edizione 2020 del Giro di Lombardia, che anche nel giorno di Ferragosto ha regalato spettacolo ed emozioni di ogni genere. Alla fine è stato trionfo Astana sul lungolago di Como, con la vittoria di Jakob Fuglsang ed il terzo posto di Aleksandr Vlasov. Nel mezzo il secondo posto di George Bennett, che è andato vicino al bis dopo la vittoria di pochi giorni fa al Gran Piemonte. Purtroppo anche delle note meno liete: in primis la caduta di Remco Evenepoel, che per diversi minuti ha lasciati milioni di appassionati con il fiato sospeso, ma anche l’incidente occorso a Maximilian Schachmann che è stato investito incredibilmente da una macchina. Andiamo dunque a dare i voti ai protagonisti (nel bene e nel male) del Giro di Lombardia 2020.
LA CADUTA DI EVENEPOEL: IL VIDEO
SCHACHMANN INVESTITO DA UNA MACCHINA: VIDEO
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Le pagelle
Jakob Fuglsang e l’Astana, voto 10 e lode
Prima vittoria danese al Lombardia e seconda Monumento in carriera per Fuglsang, che aveva vinto anche la Liegi dello scorso anno. Una prestazione sensazionale, fin dal forcing sul Muro di Sormano per passare poi all’attacco sul Civiglio e lo scatto portentoso sul San Fermo della Battaglia. Un risultato che dissipa anche i dubbi tattici sulla superiorità numerica forse non sfruttata al meglio, anche se il giovane Aleksandr Vlasov (voto 10) ha fatto un lavoro davvero sensazionale in supporto al proprio capitano. Per il danese sembra essere la definitiva consacrazione e quest’anno anche nei Grandi Giri potrebbe essere uno degli uomini da battere.
George Bennett, voto 9
Si chiude una grandissima settimana per il neozelandese, che ha provato fino in fondo a conquistare il successo fin qui più importante della sua carriera. Il finale lo ha visto battagliare da solo contro il blocco Trek (ampiamente sconfitto) e quello Astana che invece ha avuto la meglio ma solo grazie ad una condizione di forma a dir poco sensazionale di Fuglsang. Ennesimo grande risultato per la Jumbo Visma, dove paradossalmente Bennett rischia di doversi mettere al servizio dei vari Roglic e Dumoulin: questo corridore però è tutto tranne che un gregario.
Vincenzo Nibali, Bauke Mollema, Giulio Ciccone: voto 7
Niente vittoria, niente podio, un tris di piazzamenti che non soddisfano appieno ma lasciano comunque ben sperare. Solita prestazione di grande generosità dello Squalo, che una volta capito di non potersi giocare il bersaglio grosso si è messo al servizio dei due compagni. Peccato che anche loro però abbiano alzato bandiera bianca sul Civiglio abortendo definitivamente l’inseguimento sulle primissime rampe del San Fermo della Battaglia. Le sensazioni in ottica Giro d’Italia restano comunque positive.
Maximilian Schachmann, voto 8
Il tedesco della Bora Hansgrohe si merita un plauso davvero speciale: dopo quasi 230 km di corsa viene investito da una macchina, si rialza come se nulla fosse e chiude al settimo posto. Encomiabile. Voto 0 alla signora al volante della macchina e qualche dubbio anche su chi doveva vigilare su quel tratto di strada.
Remco Evenepoel, voto 7
La caduta in discesa dal Muro di Sormano ci priva probabilmente di un ulteriore spettacolo che risponde al nome del ventenne belga. Fa tirare il gruppo sul Ghisallo, sembra pronto a spiccare il volo sul Sormano e poi all’improvviso le difficoltà in discesa e l’incidente che sarebbe potuto essere davvero tragico. Adesso l’importante sarà recuperare al meglio, con la speranza di vederlo presto in corsa a regalare altri spettacoli. Il talento c’è tutto e forse anche di più.
Fabio Aru, voto 5
Nessuno si aspettava il sardo nelle primissime posizioni, sia chiaro. Certo è che vederlo staccato già quando il gruppo conta 40 unità a pochi giorni dal via del Tour de France lascia più di una perplessità. Sicuramente in una condizione migliore Diego Ulissi (voto 6,5) che acciuffa un più che onorevole ottavo posto per la UAE Emirates.