Nel 2019 si è aggiudicato il Giro delle Fiandre ed è lui che a due giorni dalla ‘De Ronde’ 2024 ai microfoni de L’Equipe esprime sensazioni e punti di vista. Secondo Alberto Bettiol “il modo di correre il Giro delle Fiandre è cambiato dal 2019. Prima del 2020, era impossibile, o era qualcosa di folle, vedere i grandi favoriti attaccare nella seconda salita dell’Oude Kwaremont. Dopo il 2020 e il Covid il modo di correre è cambiato. L’anno scorso Pogacar attaccò sulla seconda salita dell’Oude Kwaremont – spiega l’italiano -. Ricordo Philippe Gilbert durante la sua vittoria nel 2017, il suo attacco fu qualcosa di straordinario. Adesso non è più niente di speciale. Vediamo Van der Poel attaccare a 80 chilometri dal traguardo, ad Harelbeke. Il ciclismo è cambiato. Adesso le gare vanno più veloci, sono più dure e l’ultima ora di gara è come una cronometro”, spiega. “Quest’ultima parte di gara si gioca più sulla testa, sulla concentrazione, sulla voglia di vincere più che sulle gambe. Quando ho attaccato nel 2019, ero il più forte a Oude Kwaremont e sono stato il più forte perché sono riuscito a gestire il vantaggio che avevo preso sull’Oude Kwaremont sulla parte pianeggiante. Adesso è diverso. È più emozionante da guardare, certo, ma per noi è un’altra cosa. Quindi devi essere molto ben preparato. Devi adattarti a questo nuovo ciclismo, devi mantenere la mente aperta. Devi essere pronto a vedere i corridori attaccare due ore prima del traguardo”, conclude Bettiol a L’Equipe.